Pavia, in due mesi di lockdown consumo di alcol al +180%

La psichiatra ed esperta di dipendenze: colpa di preoccupazione, tristezza, stanchezza o noia. Ma il sollievo che regala dura ben poco

La vicepresidente dell’Acat Pavia, Augusta Bianchi

La vicepresidente dell’Acat Pavia, Augusta Bianchi

Pavia, 24 maggio 2020 - «Nei mesi di marzo e aprile i lavoratori alle casse dei supermercati hanno notato un aumento di carrelli colmi di vini, birra e liquori come per una sequenza fitta di party ad alta gradazione ma basso assembramento. In effetti la vendita di alcolici e superalcolici durante il lockdown è aumentata del 180%". A sostenerlo, partendo dai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, è Augusta Bianchi, psichiatra ed esperta di dipendenze, vicepresidente di Acat Pavia che conta 10 club in provincia, 3 dei quali nel capoluogo.

Dottoressa, l’aumento del consumo coincide con la chiusura dei locali. "L’alcol non dovrebbe essere prioritario nella lista della spesa, tanto più che il “bere sociale“, ritenuto un comportamento innocuo e benefico per le relazioni, si è trovato a corto di occasioni. Non ci sono stati raduni familiari, matrimoni, feste, movide, incontri collettivi informali di “degustazione“ alcolica. L’aumento del consumo è avvenuto solo in casa propria".

Perché crede si sia bevuto di più? "Probabilmente perché non sono mancati e non mancheranno nemmeno nei prossimi mesi, preoccupazione o angoscia, irritazione, tristezza o disperazione, stanchezza fisica ed emotiva o noia. E l’alcol, tra tutte le sostanze di abuso, è proprio quella che si può utilizzare sia come euforizzante che come calmante fino alla perdita di coscienza. E’ un mezzo insidioso perché, come le tutte le droghe, ti attira con la promessa di un sollievo da emozioni dolorose e successivamente ti fa sprofondare nelle stesse emozioni dolorose in modo più duraturo. Intanto hai perso l’occasione di guardare in lucidità le tue emozioni difficili. E a volte purtroppo l’assunzione di alcol aumenta di molto il rischio di mettere in atto comportamenti impulsivi di violenza verso gli altri o verso di sé".

Insieme ad Ats e a diverse associazioni nel 2018 avete costituito a Pavia un Gruppo per la promozione di stili di vita salutari, durante il lockdown avete notato problemi nelle persone che seguite? "Non abbiamo rilevato in chi frequenta i gruppi un aumento significativo rispetto ai tempi “normali“ delle ricadute alcoliche. Il senso di appartenenza sta probabilmente costituendo una protezione per chi partecipa a queste associazioni".

Quindi il vostro pensiero va a tutti gli altri. "Sì, se ci rendiamo conto che ci stiamo mettendo a rischio con l’alcol, o lo stesso rischio lo stanno correndo delle persone a noi vicine, questo è il momento più giusto per rivolgerci al Servizio dipendenze di Pavia (0382.432349), ad Acat (348.2866660 348.7206655) o al gruppo Giocatori anonimi (3387062849) dalle 19 in avanti".