Liquidità alternativa per le imprese in sofferenza creditizia

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Presenta un rating negativo e quindi è a rischio infinanziabilità il 38% delle imprese pavesi. Il dato emerge dall’analisi effettuata dalla società di consulenza finanziaria Hoshin Corporate Finance sui bilanci 2020 di un campione di 167 aziende con un fatturato superiore ai dieci milioni. La quota di quelle maggiormente in affanno, che hanno un Ebitda totalmente negativo, rappresenta il 7% sul totale delle imprese analizzate. Ma, nonostante i circa 909,2 milioni di debiti accumulati verso il sistema bancario, di cui 396,1 a breve termine e 513,1 a medio-lungo termine, che rendono difficilmente finanziabile la loro attività, queste imprese vantano un capitale “positivo“ importante da sfruttare, pari a quasi 772,2 milioni di crediti verso i loro clienti.

Gli imprenditori pavesi, potendo contare sulle risorse dei crediti, avrebbero la soluzione teorica per ridurre consistentemente la loro esposizione con il sistema bancario e migliorare il loro profilo finanziario. "L’entità e la qualità dei crediti detenuti dalle imprese ci dice che il tessuto produttivo di Pavia ha grandi potenzialità – commenta Massimo Boccoli, founding partner di Hoshin Corporate Finance – Per esprimerle occorrono strumenti finanziari alternativi che permettano di avere accesso alle linee di credito senza pesare sui bilanci, soprattutto in questo momento di aumento sensibile dei costi delle materie prime e dell’energia, che impatta sulla continuità aziendale. Liquidità immediata, nessun peso sui bilanci, miglioramento del rating, costi spesso più bassi, possibilità di azzerare l’esposizione verso le banche: con questa soluzione gli imprenditori hanno un’arma in più per migliorare il proprio profilo finanziario ed essere più appetibili sul mercato".

M.M.