L’hub delle Poste festeggia un anno

È il più grande d’Italia con 320mila pacchi al giorno e 39mila trattati all’ora. Al lavoro pure 17 robot

Migration

Ha compiuto un anno il più grande hub d’Italia per l’e-commerce e i servizi di corriere espresso di Poste Italiane. L’impianto di Landriano sorge su una superficie totale di 80mila metri quadrati, di cui 40mila al coperto (pari a più di 5 volte piazza del Duomo a Milano), e ha comportato un investimento complessivo di 60 milioni. Dotato di un sistema automatico di nuova generazione per lo smistamento, è capace di lavorare fino 320mila pacchi al giorno anche di dimensioni extra small ed extra large, che assicura consegne rapide dei pacchi in tutta Italia. Quattro macchine interconnesse suddividono automaticamente i pacchi per destinazione e peso-volume su 694 uscite, consentendo la gestione di 39mila pezzi all’ora. La dotazione all’avanguardia comprende anche un innovativo sistema di smistamento basato su tecnologia “autonomous mobile sorting“ dotato di 17 robot.

Nell’impianto lavorano oltre 600 persone; 174 le posizioni di carico con attracco diretto sui mezzi per permettere di caricare immediatamente i pacchi sull’automezzo a monte e a valle del processo di smistamento. Per la costruzione della struttura sono state impiegate oltre 57mila ore di lavoro, stesi 90 chilometri di cavi (pari alla distanza tra Milano-Brescia), realizzati 32mila metri quadrati di asfalto e utilizzate 330 tonnellate di acciaio. Il nuovo impianto rispetta rigorosamente i principi di sostenibilità promossi da Poste Italiane. Sulla copertura sono stati installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione per 2.500 mq che coprono il fabbisogno energetico diurno dell’hub, riducendo di 210 tonnellate le emissioni annue di Co2. Sono stati inoltre utilizzati materiali di costruzione che assicurano elevate performance dal punto di vista del contenimento energetico. Inoltre l’hub dispone di sistemi di controllo per il risparmio idrico e un impianto di illuminazione full led. Grande attenzione anche all’arredo esterno e ai servizi, con piste ciclopedonali adiacenti alle aree verdi e panchine all’aperto.