L’ex marito di Barbara rompe il silenzio "Non sono complice dell’assassinio"

Gigi Bici trovato ucciso a Calignano. Gian Andrea Toffano risponde alle domande della figlia Katia

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di Manuela Marziani

Katia Criscuolo si era rivolta direttamente a lui e gli aveva posto le domande che tutti si fanno: perché quando l’ex moglie gli aveva detto d’aver fatto uccidere un uomo non era andato alla polizia e perché non si è preoccupato nel ricevere la fotografia di un morto? Di fronte a interrogativi pesanti come macigni posti da una dei figli di Luigi, noto come Gigi Bici, Gian Andrea Toffano, ex marito di Barbara Pasetti, la fisioterapista 40enne finita in carcere con l’accusa di tentata estorsione, ha preso carta e penna e ha aperto il suo cuore. "Sono una persona normale - scrive -, e ti assicuro di essermi trovato letteralmente travolto, mio malgrado, da tutta la terribile vicenda che ci vede coinvolti". In questa fase dell’inchiesta l’uomo che sta collaborando con gli inquirenti non può dare delle risposte precise, ma si smarca. "Sono addolorato quando vengo descritto come un “complice“, anche solo potenziale – aggiunge –. Sono soltanto una persona informata sui fatti come te, non un complice. Comprendo il tuo stupore relativo alla circostanza della stampa della fotografia che ritraeva un cadavere ed alla frase pronunciata al telefono da Barbara, ma ho ricevuto la foto qualche giorno prima del ritrovamento della salma di tuo padre. Come potevo collegarla alla scomparsa di una persona che, in quel momento, neanche conoscevo? È facile pensare il contrario, bisogna tornare agli inizi di dicembre, quando ancora nessuno poteva immaginare una situazione simile, come non avrei mai immaginato che la mia ex moglie sarebbe finita in prigione. E neppure che avesse assoldato delle persone per farmi del male, come ho appreso dalla stampa".

Gigi Bici è scomparso l’8 novembre e il 20 dicembre è stato ritrovato cadavere davanti al cancello dell’ex convento di Calignano nel quale vive Barbara Pasetti. Un mese più tardi la donna è stata arrestata. "Il 20 gennaio – conclude Toffano – la vita mia e del mio bimbo è stata travolta dagli eventi come la tua e quella dei tuoi cari quando è stato rinvenuto il corpo senza vita del tuo papà. Purtroppo, sia per voi che per noi, nulla sarà più come prima". Usa toni confidenziali, Toffano e lascia aperta una possibilità: "Nel prossimo futuro magari ci sarà occasione di incontrarci condividendo il dolore di questa tragica esperienza".