La Regione investe un milione per l’ospedale di Broni-Stradella

La strada verso la normalità è tuttavia interrotta dal ritorno della pandemia

Nuovi fondi dalla Regione, quasi un milione, per nuovi servizi all’ospedale Broni-Stradella come la Terapia intensiva. Per farli funzionare però bisognerà trovare anche medici e anestesisti La notizia dello stanziamento dei fondi regionali per l’ospedale è stata accolta con grande soddisfazione dal vicesindaco Dino Di Michele: "Un impegno rispettato che l’assessore Gallera aveva assunto quando, a settembre, era venuto a Stradella in occasione della cerimonia dei santi Nabore e Felice".

Il percorso per il ripristino della normalità – anche per quanto riguarda la riattivazione di alcuni reparti, come il Punto nascite ancora chiuso – si è però interrotto ai primi di novembre con la seconda ondata della pandemia.

L’ospedale di Broni-Stradella – che nella cosiddetta graduatoria di priorità di intervento stilata da Asst e Regione era al quarto posto dopo Policlinico di Pavia e gli ospedali di Vigevano e Voghera – ha dovuto riconvertirsi di nuovo in struttura per pazienti Covid seppur con casi meno gravi rispetto a marzo e fino alla fine di maggio. Complessivamente a disposizione 45 posti, ricavati in parte dalla Lungodegenza riabilitativa (21) e in parte dalla Medicina generale (24) che ancora una volta si è assunta l’onere della gestione dell’emergenza. Il tasso di occupazione dei posti letto ora sta lentamente scendendo ma è ancora superiore al 90% della capienza.

Pierangela Ravizza