La bici sbanda per una pozzanghera Ciclista muore travolto da un camion

Luigi Cappellani, di Locate Triulzi, conosceva la Sp2 a menadito. È stato tradito da una tragica fatalità

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di Manuela Marziani

Travolto e ucciso da un camion mentre si allenava lungo un percorso che conosceva bene, perché lo affrontava costantemente. Avrebbe potuto pedalare a occhi chiusi sulla Sp2 Luigi Cappellani, ma ieri per una tragica fatalità il destino ha deciso che quella doveva essere l’ultima volta. È accaduto attorno alle 15, quando il 76enne si trovava tra Landriano e Vidigulfo. All’altezza del ponte sul Lambro, secondo una prima ricostruzione, il ciclista dev’essere passato con le ruote su un punto reso scivoloso dal fango rimasto dopo le piogge di giovedì. Sarebbe accaduto proprio mentre sul ponte si stavano incrociando due camion. Il mezzo pesante di Bartolini che viaggiava a fianco del ciclista non ha potuto evitare l’uomo, che è stato schiacciato dalle ruote posteriori. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenuti gli operatori del 118 con un’ambulanza e un’automedica, ma non hanno potuto far altro che accertare il decesso dell’anziano residente a Locate Triulzi.

Il traffico è stato interrotto per garantire l’intervento dei soccorritori. I sanitari si sono occupati anche del camionista sotto choc. Appena sceso dal mezzo, infatti, l’autista e altri autotrasportatori che ogni giorno percorrono la Provinciale verso diverse logistiche e al deposito di Bartolini che si trova a Zeccone, hanno riconosciuto l’uomo che incontravano spesso in bicicletta, anche quando la campagna era avvolta dalla nebbia.

"Non è una strada da percorrere in bicicletta – hanno commentato alcuni automobilisti fermi in attesa che i mezzi venissero rimossi e si completassero i rilievi – È troppo pericolosa, stretta e attraversata da camion e auto che sfrecciano. Per non parlare poi delle buche, che possono far perdere l’equilibrio a chi si trova sulle due ruote, siano biciclette o moto".