Indagata per favori in cambio di voti "Non farò nessun passo indietro"

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Un Consiglio comunale atteso quello di ieri pomeriggio a Voghera, nel quale si è trattato il caso dell’assessora al Commercio Francesca Miracca (foto), indagata in seguito alla presentazione di un esposto anonimo da parte di alcuni cittadini alla Procura di Pavia in cui la si accusa di corruzione elettorale: per i denuncianti, avrebbe promesso favori in cambio di voti, circostanza da lei smentita. In un clima sostanzialmnente pacato la sindaca Paola Garlaschelli ha ribadito la sussistenza del segreto istruttorio, sottolineando che "non ho elementi per dubitare delle persone che collaborano con me" e affermando che riterrebbe lo stesso anche nel caso la questione riguardasse qualcuno dell’opposizione: "Nessuno di noi può commentare o giudicare ciò che non conosce". Alla richiesta di Pier Ezio Ghezzi sull’eventualità di fare un passo indietro e congelare le sue deleghe, Miracca stessa ha replicato: "Credo di non dover fare nessun passo indietro" e "continuerò a lavorare per la mia città". "Il sindaco mi ha confermato la sua fiducia – ha aggiunto –, dovrebbe preoccuparsi chi ha dato via a iniziative strampalate". L’onorevole Elena Lucchini della Lega ha ribadito la sua posizione garantista, ricordando il caso dei tre militanti, tra cui Miracca, assolti di recente dall’accusa di violenza privata verso un quarto leghista "dopo quattro anni di gogna mediatica". Per Ilaria Balduzzi del Pd "l’ambiente che si viene a creare in questa situazione non permette ai vogheresi di approcciarsi a qualsiasi competizione elettorale con il dovuto spirito di democrazia e rilassatezza". Nicola Affronti dell’UDC ha evidenziato che "il Comune deve essere la casa trasparente dei vogheresi e vigileremo affinché continui a esserlo", mentre per Antonio Marfi (Cinque stelle), accaloratosi, "dobbiamo riacquistare dignità politica davanti ai cittadini, che sono stufi". N.P.