Pavia, l’Anmil: "Più infortuni e morti sul lavoro"

Il presidente Walter Ferrari: le donne maggiormente esposte rispetto al passato

Walter Ferrari (Toores)

Walter Ferrari (Toores)

Pavia, 14 aprile 2018 - Più donne nel mondo del lavoro e più donne che incappano in infortuni e malattie professionali. Ne ha parlato la sezione Anmil (Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) che, in occasione della giornata internazionale della donna e in prossimità della giornata mondiale della sicurezza 2018, ha fornito alcuni dati sul fenomeno degli infortuni. Stando agli ultimi dati Inail, in Italia nel 2017 si sono registrati 228.744 infortuni, di cui 179.074 in occasione di lavoro e 49.670 in itinere, con una variazione di -6,7% nel periodo 2013-2017. In provincia di Pavia, invece, l’anno scorso sono stati denunciati 5.357 (4.995 nel 2016) infortuni, il 7,2% in più. Undici i casi di infortuni mortali (nel 2016 erano stati 8) e 134 le malattie professionali contro le 173 dell’anno precedente (-22,5%).

"Durante la crisi economica - ha detto il presidente di Anmil Pavia, Walter Ferrari - gli infortuni sul lavoro sono calati del 20%. Con la ripresa, però, il calo si è fermato all’8%". Il calo non era da attribuire a un miglioramento delle condizioni di lavoro, ma alla perdita di molti posti. Analizzando i diversi settori, in Lombardia il maggior numero di denunce è arrivato dal settore manifatturiero (17.455 su un totale di 117.757). Venti, invece, le denunce d’infortunio mortale nelle costruzioni su 139 di tutti i settori. "Negli ultimi anni - ha aggiunto Ferrari - le donne hanno cominciato a fare lavori usuranti ed esposti al rischio di infortuni". Il legislatore dovrebbe pensare a tutelarle. "Io - ha detto la consigliera Anmil Chiara Accossa - mi sono trovata a vivere un dramma che mi ha segnata per sempre come madre, moglie, lavoratrice e casalinga. Spero possano migliorare le condizioni delle donne sul lavoro e che si raggiunga la parità di reddito, di opportunità e di sicurezze". Secondo la direttrice di Inail Aurelia Lavore, «occorre fare rete perché nel 2017 gli infortuni sono aumentati».