Rifiuti in fiamme a Mortara: in migliaia in casa con l’incubo della diossina / FOTO

Devastante rogo nel Pavese: "Non aprite le finestre"

L’intervento dei vigili del fuoco (Sacchiero)

L’intervento dei vigili del fuoco (Sacchiero)

Mortara (Pavia), 7 settembre 2017 - Un violentissimo incendio si è sviluppato intorno alle 6.30 di ieri mattina alla Eredi Berté di Mortara, azienda che si occupa del recupero di rifiuti pericolosi e di metalli. Le fiamme, che sono divampate per ragioni ancora da accertare, hanno attaccato i cumuli di rifiuti. In pochi minuti una nube densa e scura era visibile a chilometri di distanza.

La Lomellina ripiomba nell’incubo del disastro ambientale e della possibile dispersione della diossina. Secondo gli aggiornamenti forniti dall’Arpa nel tardo pomeriggio, le centraline delle stazioni di Vigevano, Parona e Mortara non avrebbero rilevato anomali in ordine agli elementi misurati di norma. Per la presenza di diossina le analisi saranno disponibili entro 72 ore. Ma ieri mattina la paura è stata tanta. Ai vigili del fuoco di Vigevano, intervenuti per primi a circoscrivere le fiamme, si sono unite poi le squadre di Mortara, Garlasco, Mede, Robbio, Pavia e Milano. Nel momento di massima emergenza hanno lavorato anche 12 squadre contemporaneamente. In mattinata sul posto è arrivato il prefetto di Pavia, Attilio Visconti, che ha coordinato le operazioni. «Il quadro non è confortante – ha detto – perché potrebbe esserci il rischio della presenza di diossina». In quella sede il prefetto ha chiesto a tutti i sindaci del territorio interessato di firmare a titolo precauzionale un’ordinanza per chiedere alla cittadinanza di restare in casa e di non consumare i prodotti degli orti. Agli agricoltori è stato invece chiesto di stoccare i prodotti raccolti in attesa di poter disporre delle analisi. A Vigevano e Mortara si è fatto di più: i sindaci Marco Facchinotti e Andrea Sala hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per il pomeriggio di ieri e per tutta la giornata di oggi. A Vigevano inoltre il sindaco ha vietato le attività sportive e ludico-ricreative all’aperto anche per la giornata di oggi. In diversi Comuni le comunicazioni ai cittadini sono state affidate alla polizia locale che con un altoparlate ha informato sulle disposizioni da seguire. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che si occuperanno delle indagini: per il momento non sarebbe stato aperto alcun fascicolo perché prima sarà necessario appurare con esattezza quali sono state le cause del rogo. L’area è stata comunque posta sotto sequestro.

Nella mattinata di oggi, se le condizioni meteo lo consentiranno, si alzaranno in volo gli elicotteri per effettuare delle riprese e scattare delle fotografie dall’alto. La Eredi Berté avrebbe dovuto essere oggetto di una ispezione ordinaria dell’Arpa proprio nella giornata di ieri. «La ditta – spiega l’Arpa in un comunicato – è stata inserita nella programmazione dei controlli dallo scorso anno, visto che prima l’incombenza era a carico della Provincia». Ma è arrivato prima il fuoco. Intanto dal pomeriggio, nonostante il vento abbia soffiato per ore verso la zona del Novarese, soprattutto a Vigevano si è avvertito a lungo un acre e fastidioso odore di plastica bruciata.