Pavia, i maialini salvati ora rischiano l’abbattimento

Allevamento abusivo scoperto a Cilavegna, gli animalisti lanciano un grido d’allarme: devono essere adottati entro il 28 febbraio

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Rischiano di essere abbattuti alcuni dei 60 maiali ritrovati maltrattati alcuni mesi fa in un allevamento non autorizzato. Il 28 febbraio scade infatti il termine fissato da Ats Pavia per la loro adozione. Trascorsa quella data gli esemplari che non avranno trovato una nuova collocazione dovranno essere abbattuti. Ciò per evitare il pericolo della diffusione della peste suina africana, la “Psa“, che è una malattia che non è trasmissibile all’uomo ma è considerata pericolosa per gli animali allevati a scopo alimentare. "Si tratta però di un pretesto – dicono le associazioni La casa di Duca e Pippi, Centro Stalli e Uti, che da mesi si stanno occupando della gestione e dell’affidamento dei suini – per chiudere il modo tragico una storia che racconta di mamme che difendono i cuccioli e di vite che vogliono continuare. Per ovvi motivi questi maiali non sono destinati al consumo umano e possono essere salvati".

Si tratta insomma di una lotta contro il tempo da parte delle associazioni che chiedono aiuto a tutti coloro che fossero interessati alle adozioni, e alla sistemazione degli animali in luoghi idonei. A loro nome l’avvocato Annalisa Gasparre ha depositato un’istanza alla Procura con cui chiede la messa in sicurezza degli animali attraverso un sequestro preventivo e chiedendo al tempo stesso una deroga sulla macellazione in virtù del riconoscimento dello status d’affezione degli animali sequestrati. "Alcuni animali (21 per la precisione) hanno già trovato collocazione – spiegano le associazioni – ma per gli altri trentanove la fine potrebbe essere vicina. Un epilogo da impedire".