Boom del Glamping, il campeggio chic per chi non rinuncia al comfort

Grande ritorno dei soggiorni di lusso ma a contatto con la natura. Nel Pavese l’azienda leader: "Richiesta di strutture in aumento. Insieme alle assunzioni"

Un capanna chic in stile glamping

Un capanna chic in stile glamping

Torre d'Isola (Pavia) - È glamping l’estate 2022. Dopo i lockdown e le restrizioni, in queste vacanze è tornata la voglia di viaggiare e di vivere all’aria aperta, ma senza perdere di vista la sicurezza che soltanto i luoghi poco affollati possono assicurare e la comodità data dai servizi offerti dalle strutture. Per questo motivo piaccono tanto i nuovi volti dei campeggi che rispettano la natura e danno la possibilità di pernottare in strutture dotate di tutti i comfort, a cominciare dall’aria condizionata, ma offrono anche la possibilità di vivere open air.

"In Italia siamo arrivati alla ripresa del turismo open air nella stagione 2021 (con un parziale risultato positivo nel 2020) - dice Sergio Redaelli ad di Crippaconcept che ha la sede produttiva a Torre d’Isola ed è leader nel settore - a conferma che grazie alle particolari condizioni di cui gode questa forma di vacanza (distanziamento degli alloggi, immersione nella natura e servizi di alto livello all’aria aperta) il settore è tornato a investire nella riqualificazione generale delle strutture oltre alle unità abitative mobili. Per il 2022, abbiamo pianificato tutta la produzione sino a fine anno già dal marzo scorso, e oggi siamo in grado di calendarizzare già quasi interamente il 2023 - 2024".

Non necessitano di scavi e fondamenta i lodge e le mobile home, ma richiedono una manutenzione le strutture collocate nelle località turistiche più famose della penisola, dalle montagne al mare senza dimenticare i laghi che hanno una vita media di circa 10 anni. "Se nel periodo prepandemico eravamo in grado di coprire l’intera richiesta con circa 2.500 strutture prodotte in un anno - aggiunge Redaelli -, oggi le stime di produzione sono oltre 2800 unità per l’anno 2023. E il trend è quindi positivo. Per questa ragione, abbiamo potenziato la forza lavoro di circa 20 nuove assunzioni tra i tre stabilimenti produttivi. Contiamo, quindi, di tornare stabilmente ai livelli economici precedenti già dall’inizio del 2023".

I trend positivi sono legati al forte appeal della vacanza all’aria aperta che genera, per le imprese del settore, una forte motivazione a riqualificare le strutture ricettive con nuovi servizi e e con unità abitative mobili di nuova concezione, più energy saver e sostenibili dei prodotti commercializzati negli anni ‘80. "Stiamo lavorando dal 2018 in questa direzione, con forti investimenti in ricerca e sviluppo che non si sono fermati durante la pandemia - insiste l’ad di Crippa -. In particolare, lavoriamo a stretto contatto con il laboratorio AUDe della facoltà di Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Pavia, che fa capo a Carlo Berizzi. Potendo contare da tempo su relazioni con l’estero, nel 2021 abbiamo anche aperto una filiale commerciale in Olanda per investire su mercati sensibili al turismo open air, permettendo all’azienda di sfruttare la capacità produttiva con ordini che hanno supportato la situazione locale, in quel momento storico più complesso per l’Italia". 

E per il 2023, si pensa a una nuova evoluzione della maxicaravan che punta su un avanzamento tecnologico delle dotazioni di bordo e sul concetto di ergonomia degli spazi interni perché si vuole sempre migliorare la qualità dei servizi, senza dimenticare la sostenibilità ambientale e il legame con il territorio in modo da trasformare il soggiorno all’aria aperta in un’esperienza sempre unica.