Giussago, i pendolari: "Il parcheggio della stazione ha pochi posti"

Una volta erano 350. Adesso sono solo 200

Parcheggi per i residenti

Parcheggi per i residenti

Giussago (Pavia), 10 marzo 2019 - Pochi posti auto a stazione Certosa per chi arriva dai paesi vicini e deve prendere il treno per andare a Milano. Un problema che i pendolari, singoli e organizzati in un comitato, hanno segnalato anche a Legambiente perché i 200 parcheggi contro i 350 che c’erano una volta, non bastano. «Intervenire nella realizzazione del nuovo parcheggio – ha sostenuto Giovanni Fustilla di Legambiente – da parte del Comune di Giussago è stata un’azione virtuosa che però paga il limite di un intervento parziale e non di area vasta. La fermata di Certosa non ha infatti come bacino di utenza solo gli abitanti di Giussago (comune sede della stazione), ma comprende anche chi vive a Borgarello, Certosa, Vellezzo e Zeccone e un bacino più esterno ancora che riguarda i Comuni di San Genesio Pavia e altri del Pavese».

«Per favorire l’accessibilità – aggiunge – non siamo contrari a misure di regolamentazione della sosta anche a pagamento (a prezzi più contenuti di quelli della sosta normale), sicuramente agevolata per gli abitanti dei Comuni di prima fascia. Non troviamo scandaloso neanche che il Comune di Giussago riservi parcheggi nel proprio territorio per i propri pendolari, ma abbiamo forti perplessità su provvedimenti che impediscano l’accesso a una fermata della S13. A nostro avviso nell’immediato nel parcheggio della stazione di Certosa, lato Guinzano, serve prevedere stalli per tutti i cittadini del Comune di Giussago (che non andrebbero ad intasare il nuovo parcheggio), prevedere qualche stallo libero limitando e dirottando nelle vie adiacenti la sosta dei residenti, potrebbe essere una soluzione equilibrata che recupera spazi per i pendolari. I Comuni dovrebbero trovare, nei loro territori o in convenzione, un numero di stalli eguale a quello perso nei lavori di ristrutturazione del nuovo parcheggio offrendo ai pendolari soluzioni». Insomma, i Comuni dovrebbero trovare un accordo e soluzioni che superino la logica dei campanili. E la questione arriverà anche in Provincia e in Regione in previsione del rafforzamento della linea ferroviaria e della costruzione di una nuova stazione al Dea di Pavia. «Lo sviluppo dell’accessibilità alla stazione di Certosa – ha proseguito Fustilla – riguarda anche questioni inerenti alla sicurezza, alla ciclabilità, all’illuminazione e alla gestione generale dell’area. Problemi che devono essere affrontati».