Giallo Gigi Bici, il corpo davanti a casa non basta: sull’auto anche un localizzatore Gps

Pavia, il delitto di Gigi Bici. Perseguitata la proprietaria della cascina: messaggi e campanello di notte, ho paura

Gli inquirenti durante i rilievi alla cascina

Gli inquirenti durante i rilievi alla cascina

Cura Carpignano (Pavia), 24 dicembre 2021 - Si infittisce il mistero sulla morte di Luigi Criscuolo, alias Gigi Bici, il 60enne trovato lunedì pomeriggio da un bambino. Si infittisce perché la vicenda non si è chiusa con il ritrovamento del cadavere davanti al cancello di una cascina di Calignano, ma la famiglia che ha scoperto il cadavere continua ad essere sotto l’occhio della banda che presumibilmente ha sequestrato, ucciso e poi occultato il corpo dell’ex commerciante. "Ho paura che facciano del male a mio figlio – ha detto la mamma del bambino che ha scoperto il cadavere sotto un cumulo di ramaglie –, è piccolo. L’altra notte qualcuno ha scampanellato in modo piuttosto ossessivo, il bambino si è svegliato. Io, pur avendo molti timori, sono andata a vedere alla finestra chi fosse, ma non ho visto nessuno. Con molto coraggio sono uscita e nella cassetta della posta ho trovato un biglietto che non ho voluto leggere, ho buttato nei campi. A chi continua a venire qui voglio dire chiaramente di smetterla, non conoscevo Luigi Criscuolo".

Ma è ancora peggiore la scoperta che la donna ha fatto esaminando la sua auto: "Ho trovato un localizzatore – ha aggiunto -. Questa persona mi segue. Sentivo un rumore continuo, ho controllato e c’era un gps. Ho paura. In giro c’è un pazzo maniaco, un assassino". Forse questa persona non ha agito neppure da sola, ma perché accanirsi così tanto contro Gigi Bici e poi rendere la vita impossibile anche a questa famiglia? "Che cosa può aver fatto Luigi Criscuolo per meritare una fine così orribile – si è domandata la mamma del bambino che ha visto il cadavere occultato sotto le foglie –? Che senso ha la foto che mi ha lasciato nella cassetta della posta? Che cosa ci devo fare io? Questa persona, che forse è la stessa che mi ha citofonato lunedì mattina ha usurpato la mia vita e non so che cosa voglia da me". "Scrivimi ancora – ha detto la donna rivolgendosi al sedicente cacciatore che l’avrebbe avvisata di qualcosa davanti al cancello di casa sua –, fammi sapere che cosa devo fare con questa foto, devo darla alla polizia, ai figli? Dimmi che cosa vuoi da me".

La donna ha raccontato tutto agli agenti della squadra mobile che stanno indagando esaminando i tabulati del cellulare di Gigi Bici e le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. A Pavia, intanto, nella zona in cui il 60enne aveva il negozio di biciclette tutti hanno paura di ammettere d’essere stati amici dell’uomo. Quando si era diffusa la notizia della sua scomparsa pensavano fosse scappato per i debiti, non avrebbero mai immaginato che qualcuno l’avesse ucciso.