Gestione degli alloggi popolari "No ad Aler, resti al Comune"

La richiesta dell’Assemblea per il diritto alla casa. L’assessore: "Convenzione in fase avanzata"

Migration

di Manuela Marziani

"Il Comune mantenga la gestione delle case popolari". A chiederlo è l’Assemblea per il diritto alla casa che l’altra sera ha riunito gli inquilini degli alloggi pubblici nella propria sede per discutere il passaggio di gestione amministrativa del patrimonio immobiliare del Comune nelle mani di Aler. "Il sindaco Fabrizio Fracassi – è stato detto – vuole pagare Aler, ente regionale pieno di debiti, per gestire le spese condominiali, il calcolo dell’affitto, l’emissione delle bollette e la riscossione dei crediti delle case popolari di proprietà comunale".

Molti i timori degli inquilini, a cominciare da un aumento dei canoni. "I pavesi sanno come Aler gestisce le sue case – hanno aggiunto gli inquilini – Le bollette vengono gonfiate, spese inesistenti accollate ai residenti, canoni d’affitto calcolati al rialzo. E, per chi non riesce a pagare, scatta lo sfratto. Inoltre è praticamente impossibile avere un appuntamento con gli uffici". Il Comune, invece, ha un Ufficio case e, come ha detto la consigliera di Pavia a colori Alice Moggi, "ha un’impostazione cittadinocentrica perché il cittadino è il suo capo".

"La convenzione è in fase di istruttoria avanzata – ha chiarito in Consiglio comunale l’assessore alla Casa Anna Zucconi – ci stiamo confrontando con Aler. Il Comune, rimanendo proprietario, non perderà la supervisione della questione. Anche sugli sfratti la decisione continuerà a rimanere in capo al proprietario, come succede a Vigevano e Voghera dove la gestione delle case è in capo ad Aler da anni".

Gli inquilini, però, vorrebbero che Palazzo Mezzabarba non destinasse 15mila euro alla stipula di una convenzione, ma che utilizzasse i 16 milioni di avanzo di amministrazione per ristrutturare gli appartamenti, desse contributi alle famiglie in difficoltà e soprattutto mantenesse la gestione delle case popolari.