Ondata di gelo: danni ai vigneti dell'Oltrepo Pavese

Preoccupano le possibili conseguenze sulla vendemmia di quest'anno

Vendemmia in un'immagine d'archivio (Ansa)

Vendemmia in un'immagine d'archivio (Ansa)

Casteggio (Pavia), 20 aprile 2017 - L'ondata di gelo registrata in questi giorni in Oltrepo Pavese preoccupa i viticoltori e potrebbe avere conseguenze sulla vendemmia di quest'anno. Ieri il Comune di Casteggio ha disposto l'accensione di fuochi tra i filari sulle colline circostanti, per cercare di contrastare il freddo. Si trattava di "fuochi controllati in zone agricole adiacenti a vitigni per combattere gli abbassamenti di temperatura previsti", con l'invito alla popolazione "di prestare attenzione e dare la massima diffusione così da evitare ingiustificati allarmismi".

Il direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Emanuele Bottiroli, ha commentato: "Abbiamo segnalato subito a Regione Lombardia, con tanto di rilievi fotografici, i danni subiti dai vigneti di fondo valle. Per la stima esatta dei danni occorreranno ancora alcuni giorni mentre gli esperti parlano di temperature previste in risalita già nelle prossime 24 ore". E aggiunge: "Il vigneto d'Oltrepò consta di 13.500 ettari, dunque occorre procedere con metodo scientifico per fotografare la situazione e rappresentarla agli enti preposti. Siamo vicini a chi ha subito danni per una situazione meteorologica senza precedenti". Dalla cantina Terre d'Oltrepo arriva l'allarme: "Ripercussioni gravissime" per le viti. Scrive l'azienda di Broni e Casteggio in una nota: "Le temperature miti del periodo pre-pasquale che avevano favorito uno sviluppo precoce dei germogli e poi l’improvviso crollo della colonnina di mercurio delle ultime due notti a catapultare nuovamente le nostre colline a rigide condizioni invernali, hanno causato un danno gravissimo alle viti e messo di fatto in ginocchio i nostri viticoltori. La speranza è che nei prossimi giorni la temperatura torni a salire un po’ per consentire alle piante di ripartire almeno nel fogliame che non è stato distrutto. Purtroppo però la situazione già oggi è molto grave e certamente, anche restando così le cose, si avranno ripercussioni considerevoli su tutta la produzione".

Il presidente di Terre d'Oltrepo Andrea Giorgi ha aggiunto: "Chiediamo alle nostre istituzioni e a tutte le associazioni di attivarsi immediatamente affinché venga riconosciuto lo stato di calamità naturale. La nostra viticoltura ha già sofferto abbastanza e proprio ora che, dopo tanto lavoro, iniziavamo con orgoglio a risollevare la testa dobbiamo affrontare anche questo. Con lo stesso orgoglio chiediamo però che ci sia una risposta politica immediata affinché si tutelino gli interessi del territorio". In corso da parte dei tecnici della cantina il censimento dei danni ai vigneti dei soci.