Furti nell'Oltrepo, condannata la banda: pene da 2 a 16 anni

Il gruppo criminale era stato autore di numerosi furti in abitazioni e negozi

Gli uomini dell’Arma durante l’esecuzione delle direttive

Gli uomini dell’Arma durante l’esecuzione delle direttive

Pavia, 22 febbraio 2019 - I "Vampiri di Casteggio sono stati condannati a pene dai due ai sedici anni di reclusione. L’omonima operazione dei carabinieri a giugno 2018 aveva portato a giugno all’arresto di ventitré persone che per mesi avevano seminato il terrore tra i residenti di Casteggio, ma anche di Canneto Pavese, Stradella e Arena Po. Una banda di cittadini albanesi, romeni e moldavi che svaligiavano case e negozi della zona, usando se necessario la violenza. Ieri il Gup di Pavia ha condannato undici persone coinvolte nell’inchiesta. Edmond Gega, considerato il capo del sodalizio criminale, è stato condannato a sedici anni di reclusione. Era accusato tra gli altri reati anche di associazione per delinquere, la condanna era di ventiquattro anni, ma aveva scelto il rito abbreviato che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena.

Suo fratello Eduard è stato condannato a dodici anni, mentre Lorenz Ndoj a quattordici anni. Stefano Sozio, titolare di un compro oro di Casteggio, accusato di ricettazione, ha patteggiato due anni e otto mesi di reclusione. Altri cinque indagati sono stati condannati a pene tra i tre e i quattro anni. Tra tutti, l’arresto di Sozio aveva fatto molto scalpore in Oltrepo Pavese, l’uomo è conosciuto a Casteggio e tanti residenti, che per mesi hanno sofferto e hanno temuto per la loro sicurezza dato il continuo perpetrarsi di furti e rapine, sono rimasti esterrefatti nel sapere che un loro conoscente era coinvolto: «Siamo soddisfatti perché dall’inchiesta emerge come Sozio non fosse un boss, né il basista, ma è stato accusato di ricettazione», ha spiegato l’avvocato difensore Giuseppe Marchetti.

Sozia al momento ha l’obbligo di firma e di dimora in casa durante la notte, una volta diventata definitiva la condanna verrà valutata una misura alternativa come la messa alla prova. Il compro oro di cui era titolare ha cessato l’attività. Tra i colpi contestati alla banda, un raid in abitazione durante il quale due coniugi erano stati picchiati, un altro furto finito in rapina perché i ladri erano stati sorpresi e hanno lanciato pietre contro i residenti, oltre a innumerevoli visite approfittando dell’assenza dei padroni di casa.