Tragedia funivia Stresa-Mottarone, tutti con Eitan: "Ma per i bimbi è solo caduto"

Pavia, la giornata all’asilo del piccolo sopravvissuto. La direttrice: tra i compagni ci sono le cuginette

Lo striscione per Eitan fuori dall’ospedale Regina Margherita di Torino

Lo striscione per Eitan fuori dall’ospedale Regina Margherita di Torino

Pavia Mentre Eitan si stava svegliando, i suoi amici dell’istituto Maddalena di Canossa riflettevano su quanto gli è accaduto. Ieri mattina nella scuola di corso Garibaldi è stato osservato un minuto di silenzio per il piccolo Tom di appena 2 anni, papà Amit Biran di 30, mamma Tal Peleg di 27 anni, il bisnonno materno Itshak Cohen di 82 anni, e la compagna dell’uomo Barbara Koniski Cohen di 71. La famiglia israeliana ha perso la vita nella tragedia del Mottarone nella quale sono morte 14 persone. Eitan è l’unico superstite del disastro«Abbiamo avuto una giornata di ricordo – ha spiegato madre Paola Canziani, direttrice dell’istituto che il piccolo di 5 anni frequenta –. Durante il minuto di silenzio, nessuno ha proferito parola, tutti hanno riflettuto, interrogandosi anche sul motivo per il quale accadono simili tragedie". Ai più piccoli allievi, le insegnanti hanno soltanto parlato di Eitan e spiegato che si era fatto male cadendo. "Tra i nostri bambini ci sono anche i cuginetti – ha aggiunto la direttrice –, una loro amica ci ha chiesto se intendessimo parlare di quanto era accaduto. Madre – ha detto – forse è meglio non farlo, dobbiamo aiutare la nostra compagna ad essere serena. Così sanno soltanto che Eitan non sta bene".

Oggi da Malpensa i feretri delle vittime partiranno per Tel Aviv dove si celebreranno i funerali e domani a Pavia sarà lutto cittadino. Nel frattempo, su iniziativa delle famiglie dell’istituto delle Canossiane, è partita una raccolta fondi che poi confluirà nella colletta avviata dalla comunità ebraica per Eitan, che in italiano significa forza. E al piccolo pensa Ciro Esposito, primario della nefrologia della Maugeri dove Amit Biran ha svolto un periodo di tirocinio. "Eitan avrà sicuramente vicino qualcuno che gli vorrà bene – ha detto il medico –. Speriamo solo che non ricordi nulla di quanto accaduto". In reparto, invece, ricordano bene Amit: una persona piacevole, allegra. «Amit ha svolto il tirocinio da metà settembre a ottobre – ha aggiunto il dottor Esposito –. Nel nostro reparto si imparano molte cose e gli studenti vengono sempre volentieri. Amit aveva scelto di effettuare il tirocinio addirittura in estate. Era contento e mostrava interesse per ciò che gli mostravamo. Mi aveva detto d’avere una famiglia, ma non avere un trattamento di favore. Era un valido studente che avrebbe voluto trasferirsi a Roma dove la moglie avrebbe avuto più opportunità di lavoro".