Pavia, il giorno speciale di Renato: è tornato a scattare fotografie

Ospite di una struttura per anziani, fotoamatore scrive su Facebook in cerca di amici. Claudia Rocchini gli risponde e lo porta nell’Oasi di Sant’Alessio: "Un regalo enorme"

Renato con  con i responsabili del bar e i titolari dell’Oasi di Sant’Alessio

Renato con con i responsabili del bar e i titolari dell’Oasi di Sant’Alessio

Sant'Alessio con Vialone (Pavia) - In un post scritto su Facebook, un po’ come si faceva una volta con i messaggi in bottiglia, ha raccontato che da quando vive in una Rsa sta bene, anche se gli manca il suo paese, la colazione al bar, i negozi in cui andava a fare la spesa e soprattutto i contatti umani. "Mi manca tutto quello che avevo prima che le mie gambe cedessero – ha sottolineato l’anziano nel suo post – Se qualcuno mi vuole contattare, mi può chiamare al mio numero di cellulare". Tempo pochi minuti e la fotografa pavese Claudia Rocchini ha composto il numero di quel cellulare per alleviare la solitudine di Renato Lisini, 84 anni, fotoamatore di talento e di lungo corso, e gli ha proposto una gita all’Oasi di Sant’Alessio, che lui conosce bene. Ieri mattina, grazie alla collaborazione della Croce Rossa di Pieve Emanuele e alla disponibilità della Rsa di Borgarello, che lo ospita e dell’Oasi di Sant’Alessio, che lo ha accolto gratuitamente, l’uomo è tornato a fotografare gli animali, come aveva fatto 25 anni fa con il martin pescatore. "Claudia è un angelo caduto dal cielo – ha detto l’anziano –: in pochi minuti ha organizzato tutto. Non avrei mai pensato di poter tornare a Sant’Alessio, per me è stato un regalo enorme. Sono stato in compagnia di mio figlio e dei volontari della Croce rossa. Per me è stata una soddisfazione grande, non potrei chiedere di più".

Renato Lisini è entrato in una Rsa l’anno scorso, in piena pandemia, quando la sua malattia è peggiorata al punto da costringerlo su una sedia a rotelle. Originario di Viguzzolo, in provincia di Alessandria, è stato costretto a trasferirsi portando con sé i suoi ricordi, un pc portatile con il quale realizza audiovisivi e la sua macchina fotografica, la stessa che ha usato per migliaia di scatti fatti anche all’Oasi di Sant’Alessio, dove andava spesso. "In una zona c’è il Cavaliere d’Italia - ha anticipato ai giornalisti che lo accompagnavano in tour -, ma anche i cerbiatti che attraversano il laghetto, i fenicotteri che si tuffano nelle acque". Animali che l’anziano ha ritratto in passato e anche ieri, tornando col pensiero un po’ indietro nel tempo.

«Ho frequentato l’istituto per geometri – ha ricordato – ma da quando sono andato in pensione ho aumentato il mio interesse per la fotografia, facendo sempre più scatti. In dieci anni ho esplorato tutti i vari generi, fotografando dalle cerimonie religiose per parenti e amici, agli attori più famosi che abbiamo in Italia, sempre in luce di scena, con due obiettivi, rimanendo in fondo al teatro. Ho fatto realizzare un’insonorizzazione in neoprene per limitare il rumore dello scatto e non ho mai usato il flash. Ho operato al limite della fotografibilità ottenendo dei risultati notevoli e poi ho stampato un libro con le foto degli attori che ho immortalato. Adesso – ha concluso – di quei Vip ogni tanto qualcuno passa a miglior vita e io pubblico su Facebook le mie fotografie. Ho oltre 13mila scatti di danza diventati un volume, mentre altri due sono stati realizzati con le foto di natura, ma le immagini più belle, ingrandite e stampate. sono qui all’Oasi di Sant’Alessio". E ieri Renato Lisini le ha riviste.