Finto inviato di Striscia tenta di adescare 14enne

La ragazzina ha avvisato la mamma, che ha chiamato i carabinieri. Il giornalista fasullo, un 44enne di Vigevano, è stato denunciato

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di Umberto Zanichelli

Voleva adescare una 14enne e, per convincerla a seguirlo a casa sua, si è spacciato per un inviato del tg satirico “Striscia la Notizia“. Ma il piano del 44enne residente a Vigevano è fallito miseramente. La ragazzina infatti ha capito subito che quell’uomo era animato da intenzioni tutt’altro che meritevoli e ha chiesto aiuto alla madre, che ha dato l’allarme.

L’episodio è avvenuto alla stazione ferroviaria di Besana Brianza (Monza-Brianza) dove la 14enne era in attesa del treno che l’avrebbe portata a casa dopo la scuola. La ragazzina, seduta su una panchina, è stata avvicinata dall’uomo – che ha alle spalle precedenti per reati contro il patrimonio, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza – che ha tentato di attaccare discorso.

Lei però lo ha mantenuto a debita distanza e ha continuato a farlo anche quando lui, pensando di poter abbattere le difese della giovanissima vittima, ha calato quello che credeva fosse il suo asso nella manica. "Sono un giornalista di Striscia – le ha spiegato – e devo effettuare delle interviste sui problemi legati alla pandemia".

In questo modo sperava che la 14enne lo seguisse senza sospettare nulla. Invece lei aveva già capito tutto. Quel tipo aveva tutt’altri obiettivi: così, senza che lui se ne rendesse conto, ha inviato un messaggio sul telefonino della madre spiegandole quello che stava accadendo. La donna non ha perso tempo e ha chiesto l’intervento dei carabinieri.

Poi si è precipitata alla stazione dove è riuscita a trattenere il 44enne lomellino sino al loro arrivo. I militari sono intervenuti nell’arco di pochissimo tempo e lo hanno identificato ed accompagnato in caserma per accertamenti, al termine dei quali l’uomo ha fatto ritorno a casa. Nei suoi confronti i militari hanno formalizzato una denuncia per tentato adescamento di minore.

Solo lo scorso anno si è registrato in Italia un significativo aumento dei casi di adescamenti di minorenni con 137 arresti, 98 in più dei 12 mesi precedenti, e 1.400 denunce, cresciute del 17% rispetto al 2020. Numeri che secondo la Polizia postale sono letteralmente esplosi rispetto al periodo pre-pandemia. In significativo aumento anche i casi di sextortion, vale a dire l’estorsione di denaro dietro la minaccia di rendere pubblici contenuti compromettenti di natura sessuale; e il revenge porn, la diffusione di materiale a contenuto sessuale per vendicarsi dopo la fine di una relazione.