Fibronit, avviato il nuovo processo per “collegare” i manager ai decessi

Va chiarito se le malattie dovute all’amianto siano insorte quando i dirigenti erano in carica

Migration

di Nicoletta Pisanu

È partito il secondo processo d’Appello per il caso Fibronit: bisogna capire se la malattia fatale legata all’amianto sia insorta durante il periodo in cui i due imputati a giudizio ricoprivano i loro incarichi dirigenziali nello stabilimento di Broni. Alla sbarra l’ex amministratore delegato Michele Cardinale, inizialmente condannato nel primo processo d’Appello a 3 anni e 8 mesi (in primo grado a 4 anni), e l’ex direttore di stabilimento Ettore Mo, condannato nel primo processo d’Appello a 3 anni (3 anni e 4 mesi in primo grado). A ottobre 2020 la Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello, disponendo quindi che si organizzasse un nuovo processo di secondo grado. Per la Suprema corte, non era stato infatti possibile determinare se fossero imputabili a Cardinale e Mo condotte omissive che hanno portato le persone ad ammalarsi di patologie correlate all’inalazione di amianto e a morire.

Al momento della sentenza di secondo grado i decessi contestati erano 27. È emersa quindi la necessità di chiarire se si possa determinare il momento di insorgenza della malattia dei deceduti e se questo corrisponda al periodo tra il 1981 e il 1985 quando i due imputati ricoprivano i loro incarichi: "Dev’esserci una legge scientifica di copertura e non basarsi solo sui dati epidemiologici, nella costruzione dell’accusa mancava questo passaggio – commenta il difensore di Mo, Paolo Zambianchi – Un aspetto cruciale è il nesso di causalità tra ciascun evento e il ruolo degli imputati". L’incarico ai periti è stato conferito il primo febbraio, ora avranno tempo fino al 17 maggio per depositare il loro rapporto, in seguito è prevista un’udienza il 25 maggio in cui è probabile si terranno le conclusioni del procuratore generale.

Il processo per i morti d’amianto della Fibronit di Broni compie dieci anni: l’udienza preliminare si era aperta nel 2012 a Voghera, quando era ancora attivo il Tribunale cittadino, i manager incriminati erano 10. In seguito le posizioni di 5 sono state stralciate per la loro morte o per gravi condizioni di salute, altri due dirigenti avevano scelto il rito abbreviato, venendo prima condannati in primo grado e poi assolti in Appello, mentre Mo e Cardinale avevano optato per il giudizio ordinario.