Pavia, un compratore per l’ex ospedale geriatrico

Entro ottobre l’immobile verrà messo in vendita

L’ex ospedale geriatrico di Pavia

L’ex ospedale geriatrico di Pavia

Pavia, 20 agosto 2019 - Doveva ospitare una sessantina di appartamenti, invece è una delle 56 aree dismesse di Pavia. Il cantiere dell’ex Santa Margherita è fermo da 12 anni, ma soltanto adesso si torna a parlare di vendita. Entro ottobre, quando scadranno i due anni di sospensione della procedura di vendita chiesti dalla Banca Popolare dell’Emilia per evitare un eccessivo ribasso, l’immobile potrà essere messo di nuovo in vendita.

L’ex ospedale geriatrico, infatti, fu acquistato per 13 milioni e 120mila euro da Eleca di Cantù che voleva trasformarlo in alloggi. Dopo il fallimento della società per azioni, però, il cantiere ha subito uno stop. Custode del bene è diventato l’Istituto di vendite giudiziarie, che più di una volta ha trovato la recinzione violata e all’interno tracce lasciare da persone senza casa. Messo all’asta senza trovare un compratore, il prezzo di vendita dell’immobile nel giugno di tre anni fa si era abbassato a 8 milioni e 700mila euro per arrivare a 6 milioni e 525mila euro nel 2017. Decisamente poco per uno stabile di 5.400 metri quadri che avrebbe potuto ospitare residenze di prestigio nel cuore della città, di fronte al collegio Borromeo. Ora torna a profilarsi la possibilità di trovare un compratore anche se in realtà l’ex ospedale non risulta far parte del fallimento della Eleca; prima del crac sarebbe stato ceduto a un fondo immobiliare. Il pignoramento richiesto e ottenuto dalla banca, quindi, non sarebbe stato fatto nei confronti della Eleca di Cantù, ma del fondo immobiliare.

Era stata la Eleca, specializzata in impiantistica, edilizia e fotovoltaico che finì sommersa dai debiti, invece, a installare i ponteggi che non sono mai scomparsi da 12 anni e a demolire le parti più danneggiate del vecchio edificio prima di cominciare gli scavi per realizzare un parcheggio interrato di due piani, fondamentale per uno stabile di 60 appartamenti in pieno centro. Fu proprio durante questi scavi che vennero alla luce reperti archeologici medievali. Un ritrovamento che segnò il primo stop diventato poi definitivo nel 2011 con il fallimento della Spa. Eppure proprio nel 2011 si sarebbe dovuto concludere il cantiere, ma la realizzazione dei nuovi appartamenti e di un vasto parco da 2mila metri, per ora è soltanto un sogno. La realtà è fatta di ponteggi e recinzioni molto brutte da vedere.