Ex Necchi in demolizione "Poche precauzioni"

Pavia, proteste del sindacato della Polizia: polvere bianca ha invaso la sede della Stradale e gli uffici della questura

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di Manuela Marziani

Con l’abbattimento del Lingottino, la scorsa settimana è iniziata la “nuova vita“ dell’ex Necchi, l’area dismessa da 112mila metri quadrati, che diventerà il “quartiere Supernova“. Lavori che l’organizzazione sindacale della polizia Coisp, da tempo attenta al probabile inquinamento della zona industriale dove nascevano macchine per cucire, soprattutto per la presenza di idrocarburi alifatici cancerogeni, guarda con preoccupazione anche per i valori che continuano a superare di molto i limiti previsti come per il tetracloroetilene nella falda acquifera. "L’abbattimento del Lingottino - ha scritto il segretario provinciale Marco Zampetti - è iniziato senza prevedere misure contenitive delle polveri che hanno invaso l’immobile della Polizia stradale e gli uffici della questura di Pavia. I veicoli sono stati trovati coperti di una polvere grigia. La nuova proprietà dell’area aveva previsto un “cannone d’acqua“ che non veniva utilizzato costantemente durante i lavori di abbattimento dell’immobile e il getto d’acqua era rivolto orizzontalmente non riuscendo a limitare l’elevata nube di polveri".

Il sindacato si dice favorevole al recupero di un’area così vasta, rimasta per anni dismessa, e da valorizzare con la realizzazione di un progetto innovativo e indirizzato alla collettività, "ma - ha aggiunto Zampetti - ci si auspica che si effettuino gli interventi necessari di bonifica soprattutto per il sottosuolo, precisamente nella falda acquifera dove raggiunge valori elevatissimi di idrocarburi alifatici cancerogeni come attesta anche la relazione redatta dal Comune il 5 aprile". Non solo, il Coisp avrebbe voluto anche ricevere la relazione conclusiva dell’Arpa e la relazione tecnica dell’Ispra (Centro nazionale crisi emergenze ambientali). "Comunicando l’avvio dei lavori all’ex area Necchi - ha proseguito Zampetti -, immaginiamo che la bonifica dell’area sia terminata anche per i precedenti livelli di idrocarburi cancerogeni che sono passati da 5.200 a 9.000 circa nel pozzo 12. Gli idrocarburi in concentrazioni elevate possono essere tossici e alcuni di questi sono più pericolosi poiché cancerogeni e potrebbero avere effetti sulla salute pubblica e delle forze di polizia".