Caso Eitan, estradato l'uomo che aiutò il nonno a rapire il bambino

Pavia, arrivato a Malpensa e poi scarcerato il 50enne che non potrà avvicinarsi al piccolo

Il piccolo Eitan con il nonno materno

Il piccolo Eitan con il nonno materno

Pavia, 1 giugno 2022 – Ha prestato il proprio consenso alla consegna alle autorità cipriote ed è stato estradato in Italia Gabriel Abutbul Alon, il 50enne accusato di aver aiutato il nonno materno di Eitan a rapire il bambino dopo averlo prelevato dalla casa degli zii paterni. Questa mattina l’uomo che è cittadino israeliano, ma residente a Cipro, è atterrato a Malpensa e accompagnato in tribunale a Pavia per un interrogatorio di garanzia davanti al gip. Al termine di oltre due ore di confronto con i magistrati, a quanto si è potuto sapere, l’uomo è stato scarcerato dal gup di Pavia con il divieto di dimora in provincia di Pavia, Milano e Varese col parere favorevole del pm.

Durante l’interrogatorio Alon potrebbe quindi aver spiegato il suo ruolo nella vicenda del trasferimento dell’unico superstite della tragedia del Mottarone dalla provincia di Pavia a Tel Aviv. Secondo l’accusa l’ex militare appartenente a un’agenzia di contractor avrebbe aiutato il nonno del piccolo nel rapimento guidando l’auto con la quale il bambino è stato portato fino a un aeroporto svizzero e poi noleggiando a suo nome l’aereo sul quale il piccolo Eitan è arrivato in Israele, dove è rimasto tre mesi, mentre i due rami della sua famiglia combattevano in tribunale per il suo affidamento.

Ora l’arresto di Gabriel Abutbul Alon è stato revocato, ma il 50enne non si potrà avvicinare al piccolo Eitan, che all’inizio di dicembre è tornato a vivere nella casa degli zii paterni a Travacò Siccomario e ad avere una vita il più serena possibile. Su disposizione del giudice e con la tutela legale affidata a un professionista esterno, il bambino che compirà presto 7 anni, continua a vedere anche i parenti del ramo materno della famiglia, ma non i nonni. Anche Ester Cohen, infatti, è indagata per il rapimento del piccolo e solo una settimana fa, in occasione del primo anniversario della tragedia, ha detto che “continueranno a lottare per portare in Israele il piccolo Eitan, un pezzo del loro cuore”