Accusato di aver investito Elena Madama: "Io mai salito su quell’auto"

Il moldavo 27enne è comparso davanti al Gip di Pavia per l’interrogatorio

Pavia, i soccorsi a Maria Elena Madama (nel riquadro), investita in via Strada Nuova

Pavia, i soccorsi a Maria Elena Madama (nel riquadro), investita in via Strada Nuova

Pavia, 17 luglio 2015 - «Io su quella macchina non sono mai salito». Radion Suvac, 27enne moldavo in carcere con l’accusa del tentato omicidio di Elena Madama, 26 anni, è comparso davanti al Gip di Pavia per l’interrogatorio e ha risposto alle domande del giudice, dopo che, nei giorni scorsi, gli era stata notificata una seconda ordinanza di custodia cautelare, relativa a una rapina messa a segno il 28 ottobre 2014 a Mediglia, in provincia di Milano. Secondo le accuse, Suvac aveva rubato un navigatore a una donna, che poi avrebbe rischiato di essere investita proprio dal giovane moldavo al volante della stessa Opel Insigna, una vettura provento di furto, la stessa auto con cui, due settimane dopo l’episodio, a Pavia era stata investita e trascinata per quasi un chilometro lungo strada Nuova la consigliera comunale del Pd. «Saranno fatti ulteriori accertamenti per individuare campioni epiteliali nell’auto – spiega il difensore di Suvac, Pierpaolo Scevola Ruscellotti –. Siamo certi non sarà trovato niente, il mio assistito si dichiara estraneo anche alla rapina impropria avvenuta a Mediglia».