Rapimento Eitan, c'è l'accordo per il patteggiamento del nonno

Il bimbo, unico sopravvissuto all'incidente del Mottarone, fu sequestrato e portato in Israele. All'udienza preliminare intesa tra i legali per il risarcimento del nipote

Eitan con il nonno materno Shmuel Peleg  (Ansa)

Eitan con il nonno materno Shmuel Peleg (Ansa)

Pace in vista, almeno dal punto di vista della giustizia penale, nella famiglia del piccolo Eitan, unico sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone. Sarebbe stato raggiunto l'accordo tra i legali del nonno Shmuel Peleg e quelli del bambino, con l'ok, della Procura, per arrivare al patteggiamento. Peleg, accusato del sequestro del nipote, patteggerà una pena con risarcimento al bimbo probabilmente già nella prossima udienza del 13 dicembre. La notizia trapela a margine dell'udienza preliminare che si è aperta davanti al giudice di Pavia Pietro Balduzzi e vede imputati il nonno e il presunto complice, Gabriel Alon Abutbul, per il rapimento avvenuto l'11 settembre 2021 quando Eitan fu prelevato dalla casa della zia paterna a Travacò, nel Pavese, e portato in Israele. Entrambi sono accusati di sequestro aggravato, sottrazione di minore all'estero e appropriazione indebita del passaporto. Il bambino tornò in Italia su decisione dei giudici di Tel Aviv. 

L'immagine del ''nipote contro il nonno'' non piace a nessuno, spiega l'avvocato Fabrizio Ventimiglia che per conto di Etain si è costituito parte civile contro Peleg. "Tutte le parti vogliono fare l'interesse del bambino - ha spiegato l'avvocato - .Oggi Eitan sta seguendo un suo percorso di recupero, nel quale va tutelato così come per il suo futuro scolastico. Come sta? Si sta riprendendo seguendo dei percorsi di cura".