Caso Eitan, chiesto il rinvio a giudizio per il nonno che lo portò in Israele

Pavia, la Procura vuole processare anche il contractor che guidò l'auto fino in Svizzera

Shmuel Peleg, nonno di Eitan

Shmuel Peleg, nonno di Eitan

Pavia, 21 settembre 2022 - La Procura della Repubblica di Pavia ha chiesto il rinvio a giudizio per Shmuel Peleg, il nonno di Eitan Biran l'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, e per Abutbul Gabriel Alon, l'uomo che lo ha aiutato. La richiesta è giunta a conclusione delle indagini preliminari, a poco più di un anno dal momento in cui il 59enne si era presentato a casa della zia del bambino Aya Biran per una visita concordata e non lo ha riportato la sera. I reati contestati a entrambi i cittadini israeliani sono sequestro aggravato di minore, sottrazione di minore all'estero e appropriazione indebita

Quindici giorni fa il nonno del bambino, che vive in Israele e nei confronti del quale era stato spiccato un mandato di cattura internazionale, è stato arrestato e subito scarcerato. Sottoposto a interrogatorio di garanzia in tribunale a Pavia, il gip ha sostituito la custodia cautelare in carcere con il divieto di dimora a Milano, Varese e Pavia, dove il bambino vive con gli zii paterni e le cuginette. Disposto anche il divieto di avvicinamento al nipote. Già nella serata del 7 settembre l'ex militare è rientrato a Tel Aviv, dove vive. 

Anche Alon, che secondo le accuse avrebbe accompagnato Peleg a Pavia e poi avrebbe guidato l'auto con la quale il nonno e il nipote hanno raggiunto l'aeroporto svizzero dal quale sono partiti, era stato interrogato dai magistrati pavesi il 1° giugno dopo aver prestato il proprio consenso alla consegna davanti alle autorità cipriote, isola nella quale risiede e dove era stato raggiunto da un mandato di arresto europeo.