Pavia, il mercato immobiliare in lieve ripresa

Timidi segnali in città mentre in provincia vendite ancora al palo

La conferenza stampa sul mercato immobiliare di Fimaa Pavia

La conferenza stampa sul mercato immobiliare di Fimaa Pavia

Pavia, 31 maggio 2018 - Un mercato complicato, ancora lontano dall’aver superato la crisi più fuori da Pavia che nel capoluogo. E’ questa la fotografia che Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari), la più importante associazione in provincia e tra le prime in Lombardia fa dell’andamento immobiliare. Un’analisi puntuale da 18 anni è condensata in un volume che è diventato uno strumento importante per gli operatori del settore. Anche quest’anno i dati raccolti saranno presentati a operatori e rappresentanti locali e nazionali di Fimma dalle 9.30 di oggi nella sala Bottelli di Ascom. «La crescita è lenta - ha detto il presidente di Fimaa Pavia Fabio Bianco - e ancora sembra non avere un ciclo espansivo vero e proprio, che necessita di un maggiore consolidamento dell’economia».

A Pavia città con l’Università e il Policlinico aumentano le compravendite, mentre in provincia il mercato zoppica ancora. Dopo diversi segnali negativi, il numero di case acquistate è tornato in positivo nel 2014. L’anno scorso in provincia sono state 5.476 (+6,20%), di queste 934 sono state a Pavia città con una predilezione per il centro storico, ma non le aree toccate dalla movida. «Il 90% degli immobili sono usati - ha aggiunto il vicepresidente Davide Bisi - quindi occorre distinguere tra le costruzioni più vicine al nuovo perché hanno 10-20 anni (i prezzi vanno dai 900 euro al metro quadro ai 2500 a seconda delle zone) e quelle meno recenti (20-50 anni) e costano dai 650 ai 2mila euro, che sono una percentuale consistente». Sono 2900 le unità immobiliari presenti a Pavia e chi vuole comprare, può scegliere. «Entra il 20% ed esce il 30 - ha continuato Bisi - i valori sono scesi, ma i compratori sono molto più attenti di quanto non accadesse in passato e vogliono un prodotto di qualità, la casa dei sogni della quale si devono innamorare».

A Pavia i bi e trilocali sono sempre la tipologia più richiesta, mentre gli alloggi più grandi da 160-170 metri quadri si vendono a fatica e anche chi avrebbe la disponibilità economica per effettuare un acquisto, spesso preferisce la locazione. A truccare un po’ il mercato poi contribuisce l’elevato numero di aste che diventa una concausa del calo dei prezzi e favorisce la nascita di cordate specializzate nell’acquisto. «Acquistando un immobile all’asta - ha sottolineato Davide Bisi - si possono fare dei discreti affari o prendere delle solenni fregature, bisogna stare attenti. Non a caso stanno nascendo dei professionisti ai quali i potenziali compratori si rivolgono per effettuare una valutazione, leggere le perizie e valutare se non ci siano dei debiti a carico dell’immobile». «Il rischio - ha aggiunto Bianco - è che il mondo reale si trasformi nel mondo delle aste. Anche il numero di compravendite è comprensivo degli immobili all’asta, mentre i dati dovrebbero essere scorporati».