È già la terza vittima per incendi in venti giorni

La vicina Piera Cova: "Di certo avevano molta legna accatastata, per questo l’alloggio è stato divorato velocemente"

"E’ una vecchia casa con il tetto in legno, usavano il camino e avevano di certo molta legna accatastata. Per questo la casa è andata a fuoco così velocemente". Piera Cova abita dall’altra parte della strada e ieri mattina è rimasta a lungo sul cancello di casa a parlare con gli altri vicini della tragedia appena successa. "Era un ragazzo con molti problemi - dice della vittima 53enne che si ricorda fin da bambino - e la mamma è ormai molto anziana, ma era lei che in casa faceva ancora tutto. Era proprio uscita per andare a fare la spesa, anche se alla sua età fatica un po’ anche lei a muoversi". Inutile cercare di ipotizzare cosa sarebbe potuto succedere se invece anche l’anziana madre fosse stata in casa al momento del rogo: sarebbe riuscita a salvare il figlio disabile oppure sarebbe morta anche lei nel disperato tentativo di aiutarlo?

"A portarlo fuori di peso lei di certo da sola non ce l’avrebbe fatta - l’opinione della vicina - temo che saremmo qui a piangere due vittime, ma temo anche che alla sua età non si riprenderà dalla tragedia che le è capitata". In provincia di Pavia è già il terzo morto per incendi di altrettante abitazioni in sole tre settimane. Il 27 dicembre, Adriano Moressa, 77 anni, ha perso la vita per le conseguenze dell’incendio divampato nella sua casa alla frazione Soriasco di Santa Maria della Versa, pare che stesse usando un accelerante, forse dell’alcol, per accendere la stufa a legna. Domenica 1 gennaio, a Vigevano all’angolo tra le vie Raffele e Ferrari, è morta Fernanda Zanetti, 90 anni compiuti lo scorso giugno, trovata priva di vita al piano terra della propria abitazione invasa dalle fiamme e dal fumo, per un incendio pare provocato da una candela accesa.

S.Z.