Pavia, disoccupati in aumento: "Contratti non rinnovati soprattutto alle donne"

Allarme della segretaria Cisl Elena Maga

Sos disoccupazione

Sos disoccupazione

Pavia, 6 aprile 2019 - Contratti a tempo determinato che non vengono rinnovati. Si spiega soltanto in questo modo l’aumento del numero di disoccupati che nell’ultimo trimentre del 2018 è stato registrato in provincia. Sono 63.077 coloro che cercano un’occupazione rispetto ai 61.440 del 2016 e i 59.889 del 2015. «Sul territorio – ha detto il segretario generale Cisl Pavia-Lodi Elena Maga – non abbiamo avuto grandi crisi. Quella più drammatica è stata quella che ha riguardato 113 dipendenti del Superdì, ma la maggior parte dei lavoratori non ha perso il posto, perché ha chiuso solo il supermercato di Cigognola lasciando senza occupazione 29 persone. Diverso è il caso di Lodi, dove una grande azienda ha cessato l’attività e un’altra ha delocalizzato facendo impennare il numero dei disoccupati».

A Pavia, stando al report sul mercato del lavoro elaborato dalla Provincia, sono soprattutto le donne (52,3%) ad avere difficoltà a trovare un posto di lavoro, “impresa” che si complica se si tratta di persone che hanno più di 50 anni o anche tra i 40 e i 49 anni. Il terziario si conferma il settore trainante dell’economia pavese, con una quota pari al 69,3%; a seguire l’industria con il 13,6%, l’agricoltura con il 11,7% e, fanalino di coda, il settore delle costruzioni con il 5,4% sul totale dell e assunzioni effettuate. In flessione, invece, il settore industriale (-15,3%) e quello agricolo (-5,8%). I giovani disoccupati che hanno tra i 15 e i 29 anni sono il 21%, e il 22,6% coloro che si trovano nella fascia d’età che va dai 30 ai 39 anni. E quando un lavoro finalmente si trova, non è per sempre, ma a tempo determinato. Su un totale di 17.853 sono state 12.029 le assunzioni a termine, mentre i contratti stabili sono stati 3.336. La parte restante ha riguardato i contratti interinali (1.565), di apprendistato (473) e a progetto (450). Poche (972) le stabilizzazioni avvenute nel terzo trimestre 2018, cioè i contratti a tempo determinato che si sono trasformati, e 17 i contratti di apprendistato che sono diventati un vero e proprio posto di lavoro.

Di contro, però, molti tra coloro che sono precari si sono ritrovati ad essere disoccupati. Sono state 12.074 le cessazioni mentre nel 2017 erano state 8.296. Ad avere un’occupazione in provincia sono 234mila persone. Non tutte però possono dirsi soddisfatte dello stipendio che percepiscono. Quasi 47mila lavoratori, infatti, guadagna meno di 9 euro lordi l’ora e il 20% si colloca sotto la soglia prevista come salario minimo.