Pavia, discarica a cielo aperto tra il Mondino e la Maugeri

Scoperta nelle vicinanze dei due ospedali

Sul posto c’erano bottiglie di plastica sacchi neri chiusi, vestiti e una stampante

Sul posto c’erano bottiglie di plastica sacchi neri chiusi, vestiti e una stampante

Pavia, 16 febbraio 2019 - Una discarica a cielo aperto nell’Olimpo della sanità. A due passi da istituti di ricovero e cura a carattere scientifico come la Maugeri e il Mondino si trova un “tappeto” di bottiglie di plastica, sacchi neri fortunatamente chiusi che non si sa che cosa contengano, altri trasparenti che lasciano intravedere quale tipologia di rifiuti è stata gettata tra gli alberi. “Sepolti” dalle foglie cadute in autunno ci sono vestiti, scarpe e pure una stampante evidentemente non più utilizzabile, ma che avrebbe dovuto essere smaltita in altro modo, cartucce e materassi ormai vecchi. L’area verde che sorge tra le importanti realtà sanitarie che contribuiscono a fare di Pavia un’eccellenza nel campo della salute, evidentemente è abbandonata da tempo. Una simile quantità di scarti non può essersi accumulata in poco tempo, non è il semplice sacchetto che viene incivilmente gettato dal finestrino dell’auto in corsa che si ferma sul ciglio della strada.

Anzi, passando al volante, si vede che l’area è sporca, ma bisogna sporgersi per avere l’esatta percezione di cosa si trova tra le piante ad alto fusto e nello spazio a un livello inferiore. "C’è una stratificazione di rifiuti avvenuta negli anni – dice il consigliere comunale di Pavia Prima, Nicola Niutta – camminando si sente che si stanno calpestando dei resti, ma non si capisce che cosa si abbia sotto i piedi. Comunque è una situazione indegna per una città come la nostra che, almeno a parole, ha a cuore la salute e l’ambiente". La cloaca a pochi metri dagli ospedali sarà oggetto di una prossima istant question che Niutta presenterà in Consiglio comunale e non sarà neppure l’unica. Nei pressi della discarica, infatti, sorge il moncone del ponte sopra la tangenziale che avrebbe dovuto collegare le strutture sanitarie ed ora è un’opera incompiuta. "È stato inserito nel piano delle opere pubbliche del 2015 e mai realizzato – sottolinea Nicola Niutta – con un’aggravante: un pezzo della transenna che dovrebbe delimitare l’area è caduto e adesso chiunque passi a piedi può oltrepassare la recinzione e accedervi per guardare le auto passare sotto, nella migliore delle ipotesi. Anche su questo argomento interrogherò il sindaco e la sua giunta".