"No a carabinieri bassi o miopi per servizi in grande uniforme": polemica a Pavia

La direttiva del comandante provinciale, che ritiene "non adeguati alla circostanza" i militari con "barba poco curata, di bassa statura o con occhiali da vista", fa infuriare l'associazione sindacale di categoria

carabinieri

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Pavia, 1 luglio 2022 - E' polemica nell'Arma a Pavia dopo una direttiva del comandante provinciale che definisce in alcuni casi "non adeguati alla circostanza" alcuni carabinieri che vengono mandati a fare servizi in grande uniforme speciale. E ne spiega i motivi. I carabinieri in questione avrebbero "barba (che sarebbe comunque preferibile che non vi fosse) poco curata, a volte appena accennata o troppo folta", oppure per "la bassa statura, l'uso di occhiali da vista": sono queste le "discrasie" rilevate nella direttiva inviata il 18 giugno dal comandante provinciale, colonnello Luciano Calabrò, alle compagnie del territorio. Sulla vicenda prende posizione Psc Assieme, l'associazione a carattere sindacale dell'Arma recentemente costituita, che definisce la direttiva "assolutamente discriminatoria".

"Alti, senza barba e senza occhiali: sarebbe questo il prototipo del carabiniere tipo secondo il pensiero di un comandante provinciale del nord Italia che, in una direttiva diretta ai comandi dipendenti, detta le linee guida per impiegare i carabinieri in specifici servizi. Essere nati bassi e miopi, sebbene vincitori di un concorso, è una colpa che impedisce ai carabinieri di questa provincia di poter svolgere specifici servizi. Ma non è tutto: qualora alti, senza barba e con una buona vista i carabinieri - continua Pianeta Sindacale Carabinieri - secondo l'intervento di questo comandante provinciale, prima di iniziare il servizio devono essere 'ispezionati''' dai comandanti di stazione che, "come associazione, riteniamo abbiano compiti più importanti da affrontare, quali quelli di garantire la sicurezza delle nostre comunità". Psc conclude auspicando "un immediato intervento a livello centrale che possa fare chiarezza su tale direttiva dai contenuti discriminatori".