Un colpo di pistola sparato in aria, con l’arma poco prima puntata alla testa. È successo l’altra sera, poco dopo le 22, nella centralissima via Cesare Battisti a Tromello, ai margini di piazza Vittorio Veneto. A chiamare i carabinieri e a riferire l’accaduto è stato un 21enne che abita in un vicino paese della Lomellina ed era insieme alla sua ragazza. Prima lei e poi lui sarebbero stati aggrediti da un gruppo di sei sconosciuti, anche loro giovani, descritti come stranieri, probabilmente originari dell’Est Europa almeno a giudicare dall’accento, che però le vittime non sono state in grado di individuare con più precisione. Le attenzioni del gruppetto erano inizialmente rivolte alla ragazza, di fatto importunata con apprezzamenti sfrontati e pesanti. Il 21enne è intervenuto in difesa della fidanzata, ma ha dovuto subire la spropositata reazione. Lo hanno accerchiato in sei, forti della superiorità numerica, senza colpirlo ma minacciandolo con atteggiamento violento. Poi uno del gruppo, al culmine delle minacce, avrebbe estratto dalla tasca una pistola, descritta di piccole dimensioni dal ragazzo che se l’è vista puntata alla testa, rimanendo impietrito dal gesto folle, accompagnato dalle urla di quello sconosciuto che minacciava di premere il grilletto. E lo ha fatto, ma quando si stava già allontanando, sparando un colpo in aria prima di salire su una delle due auto a bordo delle quali il gruppetto è fuggito. L’episodio è stato riferito ai carabinieri, che hanno subito avviato indagini per ricostruire l’accaduto e cercare di identificare i presunti responsabili, in particolare quello che ha sparato il colpo di pistola in aria. Al momento non è certo se la pistola fosse vera o se si trattasse di una scacciacani a salve, in ogni caso un’aggravante alle minacce perché la vittima l’ha percepita come realmente pericolosa. Stefano Zanette