Il Comune fa causa al Pavia e tenta il recupero di 230mila euro di crediti

Il sindaco Fracassi: "Non vado in galera per la squadra di calcio"

Lo stadio di Pavia

Lo stadio di Pavia

Pavia, 21 luglio 2019 - Il Comune di Pavia ha deciso di far causa alla squadra di calcio per il recupero dei crediti che vanta. "La società Fc Pavia 1911 - si legge nella delibera approvata dalla giunta - nonostante i diversi solleciti di pagamento inviati dall’ente, risulta ad oggi inadempiente. È pertanto necessario avviare le azioni cautelari e di merito finalizzate al recupero del credito". A seguire la pratica, che comporterà una spesa di mille euro, saranno gli avvocati Livia Lorenzoni e Nicolò Travia di un importante studio con sede in via del Viminale a Roma. In questo modo palazzo Mezzabarba spera di poter recuperare 230mila euro tra canone di locazione, per i due anni di utilizzo dello stadio Fortunati, e le utenze non pagate dalla precedente gestione Brega-Rasparini.

Si chiude così la discussione avviata qualche settimana fa in Consiglio comunale dove, alla presenza di un nutrito gruppo di tifosi, i consiglieri di minoranza avevano sollecitato il sindaco a chiarire la sua posizione. Il tentativo era quello di cercare una mediazione, che anche nell’ultima seduta dell’assemblea cittadina è naufragato. Sollecitato dall’ex primo cittadino Massimo Depaoli, che in passato si era impegnato in prima persona per non far fallire il Pavia calcio e dalla consigliera di Pavia a colori Alice Moggi, il sindaco Fabrizio Fracassi ha detto apertamente di non «avere intenzione di arretrare di un centimetro».

"Non vado in galera per il Pavia calcio - aveva detto il sindaco davanti a un rappresentante della nuova società e ai tifosi - I debiti si pagano. Se oggi dicessi di non volere i soldi che il Pavia ci deve, la Corte dei conti potrebbe avere qualcosa da ridire". Secondo il neo presidente della società, l’imprenditore italo svizzero Giuseppe Nucera, invece, il Comune ha eretto un muro e non ha accettato alcuna proposta di dilazione.

L’amministrazione comunale, invece, ha ribattuto pubblicamente che la proposta di dilazione era irrisoria e, dopo un incontro avuto, i vertici della società calcistica non si sono più fatti sentire. Di consenguenza palazzo Mezzabarba ha annunciato che ha intenzione di ottenere l’intera somma e non è disposto a concedere sconti al club. Davanti ai ripetuti no del Pavia, che ha chiesto una rateizzazione del debito, l’amministrazione ha deciso di risolvere la questione in tribunale.

Resta da sciogliere il nodo relativo allo stadio che ha bisogno di interventi anche di una certa entità. "Nessuno entrerà allo stadio se non saranno garantite le condizioni di sicurezza", ha detto il sindaco Fracassi che avrebbe voluto rientrare del debito per sistemare tribune, impianti e spogliatoi. "Ma un impianto che non viene utilizzato si deteriora», gli hanno replicato dai banchi dell’opposizione. Ma, se il Pavia andrà a giocare fuori città, per quanto riguarda la futura gestione del Fortunati verrà fatto un avviso pubblico di manifestazione di interesse.