"Danno d’immagine Voghera parte civile"

Il Pd chiede a Palazzo Gounela di partecipare in prima linea a un eventuale processo a carico di Massimo Adriatici

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di Nicoletta Pisanu

Una mozione, sottoscritta dalla capogruppo Pd in Consiglio comunale Ilaria Balduzzi ma condivisa anche da altri rappresentanti dell’opposizione, per chiedere alla Giunta che Palazzo Gounela si costituisca parte civile all’eventuale processo nei confronti dell’ex assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici.

L’atto è stato presentato venerdì, ieri una raccolta firme per sostenere la richiesta: "Un centinaio di firme raccolte in tre ore, un ottimo inizio che conferma la validità della nostra petizione – commenta la segretaria cittadina del Pd Alessandra Bazardi – Un’iniziativa che si pone come momento civico di appartenenza e legame a Voghera, per restituire l’onore e l’immagine di una città che ormai è diventata famosa solo per episodi negativi. Speriamo che la sindaca Paola Garlaschelli possa accogliere l’appello dei cittadini".

Balduzzi ha spiegato di aver presentato la mozione "come iniziativa istituzionale rafforzata dalla raccolta firme che ha promosso il Pd e ha preso avvio ieri mattina, in quanto questione molto sentita dai vogheresi desiderosi di un riscatto per la città". Adriatici al momento è indagato in stato di libertà con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso con un colpo di pistola il 20 luglio in piazza Meardi Youns El Boussettaoui. L’iter giudiziario è ancora in fase preliminare, il prossimo passaggio sarà il 6 dicembre con l’udienza per proseguire l’incidente probatorio organizzato allo scopo di assumere come prove tre testimonianze dirette del fatto.

Nella mozione si prende atto che "i vogheresi tutti hanno subìto un gravissimo danno reputazionale e di immagine che reca oltraggio alla nostra storia e alla nostra cultura e che ha dato corpo a una rappresentazione della città che rimarrà nel tempo come una ferita aperta e una profonda lacerazione".

Si ricorda inoltre che "altre Amministrazioni in circostanze analoghe si sono costituite parte civile, come Macerata al processo Traini", che il 3 febbraio 2018 aveva sparato a sei persone di colore ed è stato condannato in terzo grado a 12 anni con la contestazione dell’aggravante dell’odio razziale. Contattata, Garlaschelli non ha risposto.