Da venerdì il suolo pubblico si paga Pavia non fa più regali ai dehor

L’assessore al Commercio: "Bar ed esercizi pubblici hanno ripreso a lavorare bene. Ora ci sono altre emergenze"

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di Manuela Marziani

Con la fine dello stato d’emergenza non spariranno i dehor di bar e ristoranti, ma dal 1° aprile dovrà essere pagato il canone di occupazione del suolo pubblico. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale che ha prorogato le autorizzazioni di arredo urbano rilasciate fino al 30 giugno e ha prorogato anche le procedure semplificate per la richiesta di nuove autorizzazioni o ampliamento delle autorizzazioni in essere e l’esenzione delle spese di istruttoria, ma non la gratuità introdotta nel dopo lockdown per consentire di ripartire alle attività rimaste chiuse per diverso tempo.

Nel momento in cui soltanto i locali che avevano uno spazio all’aperto potevano accogliere i propri clienti, Palazzo Mezzabarba aveva dato a chi non aveva tavolini all’aperto la possibilità di collocarli un po’ ovunque, andando a occupare i parcheggi. Da questo era nato uno scontro con alcuni dei residenti che pagano il permesso di sosta e non trovano posto perché gli stalli sono occupati gratuitamente da bar e ristoranti. "Quello di bar ed esercizi pubblici – spiega l’assessore al Commercio Roberta Marcone – è un settore che nelle ultime settimane ha ripreso a lavorare bene. Adesso il Comune ha altre emergenze cui far fronte". Altre Amministrazioni hanno prorogato la gratuità degli spazi fino all’autunno o addirittura fino alla fine dell’anno.

È stata la Fipe Confcommercio, infatti, a chiedere di estendere a tutto l’anno le misure adottate dopo il lockdown perché in base a uno studio il 64% degli avventori preferirebbe mangiare all’aperto dove è più difficile contrarre il Covid, soprattutto ora con i contagi sono in ripresa. Con l’aumento delle temperature poi è certamente più piacevole mangiare fuori. E, per allestire gli spazi e renderli gradevoli, molti esercenti hanno investito migliaia di euro che adesso non intendono perdere. Anche se dovranno pagare l’occupazione del suolo pubblico, per le attività pavesi non si escludono altre forme di aiuto.