Da Certosa a Cava Manara: la classifica del contagio pavese

Ai primi posti in proporzione rispetto alla popolazione subito dopo le città più grandi come Pavia, Vigevano, Voghera

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di Manuela Marziani

Tra i primi posti per numeri di contagi in rapporto alla popolazione e al sesto posto assoluto in provincia di Pavia, Certosa corre ai ripari e lo fa con un’ulteriore stretta rispetto alle misure previste per le zone rosse come la Lombardia. In base a un’ordinanza firmata dal sindaco Marcello Infurna in accordo con Ats, da oggi e fino a venerdì saranno chiuse le scuole, i cimiteri, gli ambulatori medici, le palestre, le aree cani, in municipio si potrà andare soltanto su appuntamento e non si potrà svolgere attività sportiva né a Certosa, né nelle frazioni di Torriano, Cascine Calderari e Samperone. Nei luoghi di culto gli ingressi saranno contingentati e gli over 65enni invitati a stare a casa.

È stato lo stesso sindaco ad annunciare su Facebook le nuove misure: "Dall’inizio della pandemia abbiamo avuto 243 contagi, 113 nella seconda ondata e in particolare negli ultimi 10 giorni. E altri contagi arriveranno". Stando ai dati della Regione, in provincia al 6 novembre risultavano 12.265 contagiati e 1.392 decessi. Al primo posto c’è Pavia con 1.746 contagiati (2,39% della popolazione), seguita da Vigevano con 1.301 (2,05%) e Voghera 891 (2,26%). In cima a questa singolare classifica anche gli altri centri di maggiori dimensioni come Mortara (393) e Stradella (283), ma subito dopo si piazzano città più piccole come Certosa appunto e Cava Manara. "I dati rilevati al momento – ha fatto sapere il sindaco Michele Pini – parlano di 137 nuovi contagi dal primo settembre di cui 20 guariti e 9 ricoverati senza alcun decesso. La situazione rimane preoccupante. Cominceremo a percepire i risultati di questo lockdown almeno tra 15 giorni, occorre stringere i denti". Ma sempre stando ai dati della Regione, un altro Comune farebbe registrare la più alta incidenza di contagiati ed è Menconico con 38 persone su 350 abitanti (10,61%). "A marzo forse – ha sottolineato il sindaco Paolo Bertorelli – quando abbiamo avuto tanti casi debolmente positivi. Adesso, invece, i positivi sono tre, uno in terapia intensiva e due residenti in paese. Ho controllato anche i decessi e sono la metà dello scorso anno".