Cura dei tumori: nasce il primo dottorato in adroterapia

Saranno a disposizion anche di ricercatori stranieri 5 posti coperti da borsa di studio

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Nasce il primo dottorato di ricerca in adroterapia, forma avanzata di radioterapia che utilizza particelle pesanti (ioni carbonio e protoni) per trattare tumori particolarmente complessi e resistenti alle terapie convenzionali. Il Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) e la Scuola universitaria superiore Iuss di Pavia, in collaborazione con l’Università di Cagliari, hanno dato vita al corso triennale "The hadron academy: risk and complexity in high tech medical innovation", che mette a disposizione, anche di studenti stranieri, 5 posti coperti da borsa di studio. Rivolto a medici, fisici medici, biologi, bioingegneri, ingegneri, ma non solo vuole formare figure in grado di gestire e sviluppare la ricerca sugli aspetti legati all’adroterapia con particolare riguardo alle aree tecnologica, e biomedica con un riferimento anche alle implicazioni etiche e giuridiche connesse all’innovazione tecnologica e alla sua gestione in termini di rischio e di complessità. I 5 posti sono coperti da borse di studio di cui 2 messe a disposizione da Iuss, 2 da Cnao e uno dall’Università di Cagliari: le iscrizioni sono aperte fino alle 13 del 9 settembre. L’adroterapia con protoni e ioni carbonio è disponibile solo in Italia, Cina, Giappone, Germania e Austria e Cnao è l’unico in Italia, ad effettuarla. Ad oggi ha trattato oltre 4000 pazienti, affetti da tumori rari, inoperabili o radioresistenti. "Il dottorato di ricerca vuole contruire a creare un linguaggio comune tra le diverse figure professionali che rendono possibile l’adroterapia - osserva il presidente di Cnao, Gianluca Vago (foto) - in un’ottica multidisciplinare per di svilupparne appieno le potenzialità". "Verranno approfondite le competenze di laureati in discipline mediche, scientifiche e tecnologiche - aggiunge il rettore dello Iuss Riccardo Pietrabissa ". M.M.