Pavia, 6 gennaio 2018 -"Almeno nella fase acuta dell'evento l'impatto sulla qualità dell'aria è stato significativo": così il Gruppo specialistico Contaminazione Atmosferica di Arpa Lombardia, commenta i risultati delle analisi del primo filtro del campionatore ad alto volume che sta monitorando i microinquinanti causati dell'incendio scoppiato a Corteolona la sera del 3 gennaio scorso. 11.9 picogrammi equivalenti per metro cubo (pgeq/m3): a tanto ammontano le concentrazioni di diossine e furani rilevate nelle prime ore.
#Arpalombardia concentrazioni #diossine e #furani durante la fase acuta dell'incendio a #Corteolona pari a 11.9 picogrammi equivalenti al metrocubo rispetto al valore di 0.3 indicato dall'OMS. Sono questi i risultati delle primissime analisi pic.twitter.com/DZW7HaCSYk
— ARPA Lombardia (@arpalombardia) 6 gennaio 2018
Per diossine e furani (PCDD-DF), ricorda l'Arpa, non è previsto un limite di legge: l'OMS indica in 0.3 pgeq/m3 il valore sopra il quale si è in presenza di una sorgente di diossine che merita di essere individuata e controllata nel tempo. Le autorità informeranno i cittadini sulle indicazioni sanitarie da seguire. "Come ho fatto finora, non volendo prevaricare nessuno, ascolterò quello che mi dicono Arpa e Ats e farò quello che mi dicono loro" ha detto Enrico Vignati, sindaco di Inverno e Monteleone. Per una valutazione completa è necessario però attendere i risultati delle analisi dei campioni successivi, che daranno probabilmente valori inferiori.
Sotto sequestro l'area del capannone abbandonato. La Procura ha aperto un fascicolo per incendio doloso. L'area è presidiata e lo sarà fino al dissequestro, dalle Gev, le Guardie ecologiche volontarie pavesi con comandante Maurizio Macchetta. Le guardie hanno il compito di controllare che nessuno possa violare i sigilli perché su quell'area la Procura deve far svolgere più accertamenti e quindi è fondamentale che rimanga così come l'hanno lasciata i vigili del fuoco a intervento concluso.