Stroncato dal coronavirus, Stradella e Voghera piangono don Enrico Beruzzi

Il sacerdote è morto a 46 anni all'ospedale di Vogehra, dove era stato ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni

Emergenza coronavirus

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Stradella (Pavia), 13 aprile 2020 - Un altro sacerdote è morto, dopo essere stato contagiato dal coronavirus in provincia di Pavia. Questa mattina è deceduto all'ospedale di Voghera, dove era ricoverato da alcuni giorni, don Enrico Bernuzzi, che avrebbe compiuto 47 anni fra meno di due mesi. Ad annunciarlo è stata la diocesi di Tortona, guidata dal vescovo Francesco Viola, nella quale è inserita la città di Voghera.

Don Enrico era nato a Stradella il 10 giugno 1973 ed era stato ordinato nel 2006 da Martino Canessa, all'epoca vescovo di Tortona. Ha esercitato il suo ministero nelle parrocchie di Voghera ed era referente in diocesi per la pastorale vocazionale e il seminario. Don Bernuzzi ha accusato i primi sintomi del Covid-19 verso la metà di marzo. Per alcuni giorni è rimasto nella sua abitazione, in preda a una febbre che non è cessata nonostante le cure. Le sue condizioni sono peggiorate sino a rendere necessario un ricovero in ospedale, dove gli è stata riscontrata una polmonite da Covid-19. Il sacerdote vogherese è stato intubato, ma ogni tentativo di salvarlo è risultato vano. "Il vescovo Vittorio e il presbiterio, le comunità di Stradella e di Voghera, la diocesi tutta, insieme ai suoi genitori, Riccardo e Angela, alla sorella Silvia, lo piangono - si legge in un comunicato della diocesi di Tortona -. La luce della Pasqua del Signore, nella quale ora don Enrico è immerso, illumini il nostro dolore".

Nella notte tra il 21 e il 22 marzo scorsi era morto al Policlinico San Matteo di Pavia don Gianluigi Bosotti, 70 anni, sacerdote della comunità Casa del Giovane nel capoluogo. È riuscito invece a sconfiggere il coronavirus don Franco Tassone, 58 anni, parroco a Pavia nella chiesa di San Mauro e responsabile della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi pavese. Prete conosciuto e stimato per il suo impegno a favore dei poveri e dei giovani in difficoltà, don Franco è stato ricoverato per alcuni giorni al San Matteo prima di tornare a casa prima di Pasqua.