Consorzio abruzzese per completare ponte sul Ticino

Oltre ai 23 metri mancanti previste anche migliorie tecniche. Termine dei lavori fra un anno

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Sarà il consorzio Pangea di Pescara, che a Vigevano opererà con la società Edilizia, l’impresa che si dovrà occupare del completamento dei lavori del nuovo ponte sul Ticino. I cantieri dovrebbero aprire alla metà del mese prossimo. L’appalto è stato aggiudicato con un ribasso di poco più del 27% sula base d’asta di 5 milioni di euro. In sostanza si risparmierà circa un milione che sarà destinato alle opere di completamento e alle migliorie del nuovo viadotto. Se tutto andrà come previsto, l’inizio della prossima estate dovrebbe segnare la conclusione di un’opera che ha vissuto più di un rovescio. I lavori nel cantiere del nuovo viadotto sono bloccati da più di 2 anni.

"Abbiamo prestato particolare attenzione alla fase di progettazione – spiega Vittorio Poma, presidente della Provincia di Pavia che è la stazione appaltante – quella più delicata perché doveva coniugare i lavori già effettuati con il completamento". La storia del nuovo ponte, atteso da decenni, è stata costellata di intoppi derivanti soprattutto dalle alterne fortune delle aziende che si sono succedute. Il consorzio Pangea, che conta su dieci diverse aziende con oltre 200 dipendenti, vanta un fatturato che si aggira intorno ai 50 milioni annui. Nel suo portafoglio figurano interventi importanti realizzati in diverse zone d’Italia: i requisiti sembrano non mancare.

Per completare il nuovo ponte mancano soltanto 23 metri di strada ma l’appalto prevede anche una valutazione complessiva dell’esistente in modo che, una volta conclusa l’opera, il viadotto sia al meglio. Si tratta del primo passo per intervenire sulla viabilità tra la Lomellina e l’area del Milanese, considerato un passaggio strategico fondamentale per il rilancio economico di Vigevano e di tutto il suo hinterland. Umberto Zanichelli