Confindustria Pavia: "Servono le infrastrutture per crescere"

Il presidente Nicola de Cardenas ha le idee chiare e lancia un messaggio alla politica

L'assemblea generale

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Voghera (Pavia), 13 novembre 2018 - "Ponte della Becca, Vigevano-Malpensa e tangenziale di Voghera non possono aspettare. Non fare il nuovo Ponte della Becca costa 75 milioni l’anno. Non fare la Vigevano Malpensa 162. Più altri 50 milioni di costi ambientali e sanitari". Il presidente di Confindustria Pavia, Nicola de Cardenas, nella sua relazione, ieri all’Assemblea generale dell’associazione degli industriali pavesi, ha puntato l’attenzione sulle infrastrutture. Ma non solo. "La storia del futuro – ha detto ancora de Cardenas - si scrive con l’industria. Questo territorio può tornare a essere vincente grazie all’industria". Per il terzo anno consecutivo, Confindustria Pavia si è riunita in una delle sue aziende associate, la “Balma, Capoduri & C” di Voghera, fondata nel 1924 ed eccellenza industriale a livello nazionale con i marchi Zenith e Coccoina.

"Dopo il calzaturificio Moreschi e la Fedegari Autoclavi - ha detto de Cardenas - il nostro viaggio continua. Balma, Capoduri è un esempio di eccellenza radicata nel territorio e di coraggio per i percorsi innovativi. Andiamo nelle fabbriche per ribadire l’importanza dell’industria per lo sviluppo del territorio. Ci sono tante imprese che stanno cambiando e investendo. L’industria è la soluzione, la guida di una grande trasformazione per una società più giusta, che metta al centro le persone e l’ambiente".

Di fronte al ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, e all’assessore per lo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, de Cardenas ha sottolineato le preoccupazioni degli imprenditori per la situazione economica e politica: "La manovra al vaglio del Governo non ci convince perché non punta alla crescita e sposta risorse sull’area del non lavoro mentre occorre investire su innovazione, formazione, ricerca. L’investimento sulla crescita va conciliato con la riduzione del debito pubblico che, non va dimenticato, è un peso che grava sui nostri giovani. Vogliamo un’Europa più orientata alla crescita ma uno scontro con l’Europa non ci può portare niente di buono: Germania e Francia sono i primi due mercati per le imprese pavesi".

"Le utopie e i sogni – ha detto il ministro pavese Centinaio – servono agli imprenditori come ai politici. Se Pavia è al 73esimo posto, ultima al Nord, non è colpa di un governo né degli imprenditori, ma del sistema-Pavia. Perché anche quando non si vince, lo si fa tutti insieme. Le potenzialità però ci sono, anche come reddito pro capite. Nella nostra provincia fare sistema è un’utopia. Partiamo dalle basi: radici e cultura del lavoro. La nostra è una provincia che merita di più. Il primo applauso va al tavolo della competitività, che è partito. Agricoltura e turismo sono sempre più tecnologici, imprenditoriali".

"I problemi di Pavia, tra cui il ponte della Becca – ha concluso Centinaio – sono delle priorità. Ne ho parlato con i miei colleghi di Governo. Sediamoci a un tavolo e parliamone, perché questa è e sarà la mia missione: rilanciare il territorio. Altrimenti la prossima per la prossima opportunità si dovrà aspettare magari altri 30 anni".