Pavia, concorso difficile: lei lo passa ma perde il ricorso

Annullata la prova, l'unica promossa sconfitta in aula: "Troppo brava"

Soltanto una delle 38 candidate aveva superato la prova

Soltanto una delle 38 candidate aveva superato la prova

Pavia, 24 marzo 2019 - Respinto il ricorso della candidata “troppo brava”. Si attende ancora il deposito delle motivazioni, e il già preannunciato ricorso in appello, perché la sentenza del giudice del lavoro di Pavia, Donatella Oneto, ha dato torto alla ricorrente e ragione all’Ats (l’ex Asl) di Pavia, che nel 2016 aveva annullato la selezione perché «troppo complessa per la figura professionale».

Sono passati quasi 3 anni (il concorso è dell’aprile 2016 e il ricorso del successivo luglio) perché il Tribunale del lavoro di Pavia si era dichiarato incompetente e aveva rimandato la questione al Tar, ma dopo vari ricorsi, per decisione della Cassazione dello scorso gennaio, è stata stabilita la competenza proprio del giudice del lavoro. Il caso, balzato anche all’attenzione dell’allora ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia («Approfondirò la notizia» aveva scritto su Twitter), era nato dalla decisione dell’Ats di annullare una «selezione per l’assunzione di un coadiutore amministrativo di categoria B sulla base di graduatoria predisposta e inviata dal Centro per l’impiego», come spiegato dalla stessa Ats all’epoca dei fatti. Un annullamento deciso anche per prevenire gli eventuali ricorsi degli altri 37 esclusi. Una sola candidata (che era 38esima nella graduatoria) aveva infatti superato la prova poi annullata perché «troppo complessa». Nel frattempo l’assunzione è rimasta congelata 3 anni.