Pavia, "troppo brava al concorso": la vicenda passa al Tar

Il giudice del lavoro ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione

Per il 25enne bengalese la pena dei giudici è stata massima

Per il 25enne bengalese la pena dei giudici è stata massima

Pavia, 23 dicembre 2016 - "L'Ats prende atto con soddisfazione delle decisioni del Giudice". Con una nota diramata oggi pomeriggio, l'ex Asl di Pavia si prende una prima rivincita sulla bufera mediatica scatenata lo scorso luglio dall'annunciato ricorso dell'unica candidata risultata idonea in una prova di selezione che poi la stessa Ats aveva annullato, ritenendola troppo complessa per la figura professionale richiesta. "Troppo brava" e quindi non assunta: il paradosso sottolineato dagli avvocati della donna aveva provocato l'interessamento anche dell'allora ministro alla Pubblica amministrazione, Marianna Madia.

"La questione era giunta agli onori della cronaca - si ricorda nella nota  dell'Ats - in quanto l'Ats, secondo la prospettazione della difesa, avrebbe violato delle norme in materia di selezione del personale". E ora si è espresso il Giudice del lavoro del Tribunale di Pavia: "Il giudice - spiega sempre la nota dell'Ats - alla luce delle prospettazioni giuridiche formulate dell'Ats, ha dichiarato che le richieste avanzate dalla ricorrente rientrano nella giurisdizione del Tribunale amministrativo e non del Tribunale ordinario. In ragione di quanto sopra ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione". Dunque non è ancora la conclusione della vicenda, che si sposterà ora al Tar. Ma per l'Ats è comunque un punto a favore: "Dal dispositivo - conclude infatti la nota dell'Ats - si evince che la questione, come sostenuto dall'Ats, è di carattere amministrativo e non civilistico". In attesa delle successive puntate.