Commercio e Turismo, che crisi

Pavia, nella Giornata dell’economia illustrato l’andamento del 2020. In perdita il 75% delle imprese locali

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di Manuela Marziani

L’economia pavese sta pagando un prezzo molto alto alla pandemia. Lo rileva il monitoraggio condotto nel dicembre scorso dalla Camera di commercio di Pavia in collaborazione con il Centro studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne su un campione di 500 imprese dei settori manifatturiero, commercio, alloggio e ristorazione, che secondo alcune valutazioni sono tra i settori maggiormente penalizzati. "È necessario rimettersi in marcia e avviare una ripresa che riporti in prima linea i settori su cui dobbiamo puntare come traino dell’economia locale - ha detto il commissario straordinario della Camera di commercio di Pavia, Giovanni Merlino in occasione della Giornata dell’economia -, a cominciare da innovazione e non solo: agricoltura, turismo e anche il manifatturiero che ha mostrato una certa vitalità, ad esempio, in settori peculiari del nostro territorio come quello sanitario. La Camera sta investendo molte risorse per supportare le imprese alla tenuta o al ritorno sul mercato produttivo: ci auguriamo che uno sforzo comune possa dare risultati molto positivi". Guardando al bilancio 2020, il 28,3% delle imprese pavesi ha evidenziato perdite di fatturato superiori al 15% ma, più in generale, quasi i 34 delle imprese pavesi hanno chiuso l’anno con il segno meno. Due gli aspetti eclatanti fra quelli misurabili: il calo dell’occupazione, e più in generale delle ore lavorate, già evidente nel pavese e che ha riguardato soprattutto donne e i lavoratori a tempo determinato (per ogni 5 contratti esistenti ne è andato in fumo uno), in particolare quelli del commercio, turismo e somministrazione (-43%). "A Pavia due imprese manifatturiere su tre segnalano cali di fatturato nel 2020, contro il 90% di quelle del commercio e servizi turistici - ha evidenziato Giacomo Giusti, economista del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne - si tratta di una differenza che si protrarrà anche nel futuro vicino: oltre un quarto delle imprese turistiche, infatti, segnala un ulteriore peggioramento dei risultati economici nel 2021, contro il quasi il 20% di quelle manifatturiere".

Si aggiunge il calo dell’export che ha riguardato Paesi dell’area euro e il sistema moda. Pavia non è riuscita ad agganciare la ripresa che si è evidenziata nella seconda parte dell’anno soprattutto negli ultimi tre mesi. Il bilancio della variazione delle esportazioni nel 2020 vede, infatti, l’area pavese chiudere con un -15,7%, la perdita peggiore fra tutte le province lombarde, dopo che nei primi nove mesi dell’anno i danni erano paragonabili a quelli medi regionali. In calo anche la domanda che preoccupa soprattutto le imprese della distribuzione.