Pavia: il commercio è in crisi, ma snobba gli aiuti

Il Comune aveva messo 60mila euro destinati agli esercizi come bar, ristoranti o negozi che volessero effettuare lavori di abbellimento. Arrivate solo 4 richieste

Angela Gregorini vicesindaco e assessore al Commercio

Angela Gregorini vicesindaco e assessore al Commercio

Pavia, 8 maggio 2018 - Il Titolo era chiaro: Pavia più bella. Ed era anche molto evidente l’obiettivo: migliorare l’aspetto della città attraverso le attività commerciali aiutandole a superare il momento di crisi che stanno vivendo. Sul piatto il Comune aveva messo 60mila euro destinati agli esercizi come bar, ristoranti o negozi che volessero effettuare, ad esempio, lavori di abbellimento esterni magari alle vetrine oppure ristrutturazioni all’interno del locale per ammodernare i servizi igienici. Il bando pubblicato in dicembre, però, a cinque mesi di distanza non è riuscito a erogare neppure un euro. «Abbiamo ricevuto quattro domande che stiamo valutando – ha detto il vicesindaco e assessore al Commercio Angela Gregorini –, ma pensavano potessero essere molte di più».

Per ogni esercizio commerciale Palazzo Mezzabarba ha messo a disposizione un massimo di 5mila euro a fondo perduto. «Bastava presentare la domanda corredata da un progetto – ha aggiunto l’assessore – per ottenere le risorse per opere murarie, l’acquisto di impianti funzionali all’arredamento, arredi esterni come tende, verande, chioschi e tavoli, oppure di attrezzature informatiche». Una vasta gamma di possibilità che, negli intendimenti dell’amministrazione comunale avrebbe dovuto abbracciare il maggior numero di esercizi commerciali e il maggior numero di interventi da realizzare. Invece la risposta è stata minima. «Credevamo che i commercianti non avessero saputo di questa possibilità – ha proseguito Angela Gregorini – anche se avevamo pubblicato il bando sul sito del Comune, così abbiamo inviato una mail all’ordine dei commercialisti perché chiedesse a tutti i propri iscritti di far conoscere ai loro clienti la possibilità offerta dal bando. Gli aiuti economici da parte del Comune ci sono, ma i commercianti non li sfruttano».

Eppure spesso i commercianti si lamentano per la mancanza di attenzione da parte del Comune e i bastoni tra le ruote che l’amministrazione mette loro, ma poi quando ci sono delle opportunità, non ne approfittano. La dimostrazione è un altro bando destinato alle nuove aperture finanziato con 30mila euro sia nel 2016 sia nel 2017 che il settore commercio dell’amministrazione civica non è riuscito a spendere completamente. E nuove aperture negli ultimi due anni ce ne sono state e sono state superiori alle chiusure.