Circonvenzione d’incapace: condannato un 68enne

Il prezzo della vendita di quel box era subito sembrato strano all’amministratore di sostegno di una 72enne pavese, paziente psichiatrica. Così, dalla segnalazione era venuto a galla il raggiro del vicino di casa della donna, un 68enne ora condannato dal tribunale di Pavia a un anno e dieci mesi di reclusione per circonvenzione di incapace. Il giudice ha riconosciuto nei confronti della donna una provvisionale da 5mila euro, rimandando a separata sede civile la quantificazione totale del risarcimento. I fatti contestati risalgono al 2014. La parte offesa, una donna con fragilità, era stata convinta dal vicino a vendergli un box a un prezzo inferiore a un terzo del reale valore. Pochi giorni dopo la formalizzazione della vendita con atto dal notaio, le condizioni della signora si erano aggravate ed era stato nominato un amministratore che si occupasse dei suoi beni. Vedendo l’atto stilato dal notaio, l’amministratore aveva notato che qualcosa non andava e aveva sporto segnalazione all’autorità. Inizialmente era stata chiesta l’archiviazione del caso, alla quale era stata presentata opposizione dal legale della signora, l’avvocato Giuseppe Mellace.

Il Gip di Pavia aveva disposto l’imputazione coatta del 68enne e così era stato avviato il processo, ora il primo grado di giudizio è giunto alla conclusione con la condanna dell’uomo. Nel frattempo, già nel 2019 era stato ottenuto l’annullamento dell’atto notarile, con la restituzione del box alla donna, la quale poi si è costituita parte civile al processo contro il vicino. "Siamo soddisfatti di aver tutelato i diritti della signora, un soggetto vulnerabile, ottenendo giustizia in sede civile e in sede penale", ha commentato l’avvocato Mellace. Nicoletta Pisanu