Chiusura notturna della stazione: fallito il primo tentativo

Pavia, resistenza passiva da parte dei senzatetto. E gli agenti hanno desistito

Le soluzioni alternative sono state trovate, ma i senzatetto della stazione non le hanno accettate. Di conseguenza appena scatterà il provvedimento di chiusura deciso da Rfi, non potranno più dormire in stazione, dovranno stare altrove dalle 2 alle 4. In realtà già dall’inizio della settimana, dopo la proroga chiesta dal vescovo Corrado Sanguineti e concessa, avrebbero dovuto lasciare il loro giaciglio nell’atrio ed erano stati ricavati novi posti letto tra il dormitorio della Caritas e quello del Comune, l’operazione però non è andata a buon fine. "L’altra notte c’è stato un primo tentativo di chiusura della stazione - ha detto il direttore della Caritas, don Franco Tassone –, che è stato respinto dalla resistenza passiva dei senza fissa dimora e gli stessi agenti non se la sono sentita di allontanare due persone. Tra il carosello di chiamate alle centrali operative si sono fatte le 3,15 e li hanno lasciati stare". Hanno chiuso un occhio e non potranno farlo a lungo. "La sicurezza passa anche dalla sussidiarietà - ha aggiunto don Tassone -, non possiamo dimenticare poche persone". "Ma non vogliono essere aiutati - ha sottolineato il sindaco Fabrizio Fracassi -. Prima di accoglierli in dormitorio abbiamo organizzato un incontro al quale su cinque senzatetto se n’è presentato soltanto uno che è entrato, non voleva lenzuola e coperte, poi se n’è andato. Sono persone che non accettano le regole, vogliono la loro libertà". M.M.