Tenta un raggiro sulla vendita di un terreno alla Certosa: operatore condannato

Il giudice commina due anni e mezzo di carcere al responsabile di una truffa

Il tribunale di Pavia

Il tribunale di Pavia

Pavia, 13 gennaio 2021 - Un operatore finanziario è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione perché, nell’ambito della vendita di un terreno a Certosa di Pavia, si sarebbe appropriato di un ingente profitto ai danni di un agricoltore malato e non vedente. Secondo le accuse, nel 2012 l’uomo avrebbe trattato con l’agricoltore per vendere a una società, riconducibile allo stesso operatore finanziario, un terreno dove era previsto il progetto della variante della strada provinciale 35.

Tuttavia, la negoziazione non sarebbe stata condotta in modo lecito, in quanto il broker si sarebbe servito di documenti falsificati per raggiungere l’obiettivo della compravendita del terreno di proprietà dell’agricoltore. In particolare, avrebbe presentato a un notaio una procura al fine di siglare un contratto preliminare per la vendita del terreno, ma tale procura era stata in precedenza revocata dall’agricoltore quando si era accorto che gli appezzamenti stavano per essere venduti con prezzi al metro quadrato inferiori rispetto a quelli di mercato.

Una situazione che avrebbe permesso all’imputato di appropriarsi in modo ingiusto di oltre duecentosettantamila euro. La cifra contestata dall’autorità giudiziaria è stata calcolata in base al rapporto tra il prezzo reale del terreno, se fosse stato correttamente venduto secondo le indicazioni del mercato, e il valore troppo basso che gli era stato assegnato in fase di contrattazione. In pratica, il valore del terreno era stato falsamente indicato come inferiore, sarebbe costato molto di più se ci si fosse attenuti ai prezzi di mercato. La vicenda è finita quindi in tribunale a Pavia, dove ieri è stata sentenziata la condanna dell’operatore finanziario.