Cava Manara, un paese sotto choc

L’uccisione di Adele Cerutti ed Enrico Folli ha gettato nello sconforto tutti i 6.700 abitanti della cittadina

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di Manuela Marziani

È un paese ancora sotto choc quello che si è svegliato ieri mattina. La perdita di Adele Cerutti e di Enrico Folli ha gettato nello sconforto tutti i 6.700 abitanti della cittadina. Nel dramma ovviamente le famiglie che hanno perso un caro, ma quell’incidente che si è verificato l’altra mattina sulla Provinciale 35 è una ferita per tutti i cavesi. "Una disgrazia immane – commenta il sindaco Michele Pini – Purtroppo per un macabro gioco del destino un’auto ha sbandato proprio nel punto in cui si trova una pensilina del bus ed è piombata sulle persone". Sono numerosi gli incidenti che si verificano sull’arteria, quasi sempre automobilistici.

"Una strada molto trafficata e pericolosa – prosegue il sindaco – Tempo fa un consigliere di minoranza aveva perso una zia sulla ex Statale. Allora il semaforo era guasto e la donna stava attraversando sulle strisce quando un’auto non si è fermata e l’ha travolta. Questo è un caso diverso, le persone che sono state uccise aspettavano il bus sotto la pensilina".

Adele Cerutti, vedova di 70 anni, viveva in una traversa della Provinciale. Tutte le volte che dalla frazione Tre Re doveva raggiungere Cava Manara o andare a Pavia doveva camminare lungo il ciglio della strada e attraversare sulle strisce per raggiungere la fermata dell’autobus. "Quella strada – aggiunge Pini – non ha marciapiedi o parapetti, ma non si può mettere un semaforo a ogni passaggio pedonale. È lunghissima e percorsa ogni giorno da circa 30mila mezzi che, talvolta anche se non è questo il caso, non rispettano i limiti di velocità. Il problema si potrà risolvere soltanto quando sarà realizzata la tangenziale che consentirà di evitare il centro abitato andando a congiungersi con quella di Pavia. L’amministrazione ha detto di volerla realizzare. Prima era legata all’autostrada Broni-Mortara, ora è la Provincia che intende farla. Quando ci sarà, le frazioni saranno meno trafficate".

Nel frattempo, però, ci sono due famiglie che piangono. "Non conoscevo le persone decedute – rimarca Pini – ma Folli aveva una figlia di 11 anni che certamente aveva bisogno di lui e oggi potrebbe anche trovarsi in altre difficoltà. Se avrà bisogno, Cava c’è. È un dovere da parte nostra. Lo abbiamo fatto anche in passato, quando una coppia di coniugi è deceduta in un altro incidente stradale lasciando un figlio che avrebbe compiuto 18 anni appena prima del funerale. Ci siamo stretti attorno a quel ragazzo e ora siamo disposti a fare lo stesso anche con queste famiglie particolarmente provate dal dolore".