Casteggio: sparò al ladro, no al processo

Archiviazione per Bonfiglio, autotrasportatore di Casteggio

Al centro Antonio Bonfiglio

Al centro Antonio Bonfiglio

Casteggio (Pavia), 13 ottobre 2018 - L'autotrasportatore di Casteggio che a marzo sparò al ladro entrato nella sua proprietà, non è più sotto inchiesta. Il Gip di Pavia ha infatti decretato l’archiviazione per Antonio Bonfiglio, 56 anni, indagato per eccesso colposo di legittima difesa. La sera del 27 marzo Bonfiglio, che in passato aveva già subito furti nella sua proprietà, dove custodiva mezzi indispensabili per la sua attività di autotrasportatore, aveva sentito dei rumori. Si era quindi avventurato fuori dalla sua casa in via Torino imbracciando il fucile. Nel buio, da una zona d’ombra del cortile, era sbucato Zef Tuci, albanese di 26 anni anni, che avrebbe cercato di aggredire Bonfiglio con un oggetto contundente, sembra un bastone. L’uomo aveva sparato un colpo di fucile, colpendo il ladro all’addome.

Il giovane, aiutato dal suo complice che poi si era dato alla fuga, si era trascinato fino alle vicine case di via Norfalini, a Montebello della Battaglia, e aveva chiesto aiuto citofonando a una donna. Tuci era stato ricoverato al San Matteo, in seguito è stato indagato per tentata rapina. A Bonfiglio invece venne contestato il reato di eccesso colposo di legittima difesa. La vicenda dell’autotrasportatore ha avuto molta risonanza in Oltrepo: parte della cittadinanza di Casteggio ha appoggiato Bonfiglio, indicendo anche una raccolta fondi per supportarlo economicamente nelle spese legali. Nel frattempo, gli erano state sequestrate le armi, circa quindici tra fucili e pistole, la Prefettura aveva disposto che le vendesse pena la confisca.

Inoltre era stato avviato il procedimento di revoca del porto d’armi, autorizzazione che aveva per il tiro a volo. Ad agosto, la svolta: Tuci non ha presentato denuncia nei confronti di Bonfiglio per le lesioni riportate, il fascicolo dell’autotrasportatore si è avviato quindi verso l’archiviazione, venendo di fatto a decadere il fondamento della contestazione. La Procura poi ha chiesto l’archiviazione, trovando il parere favorevole del Gip. «È molto sollevato, dalle indagini è emerso che lui ha sparato per difendersi, agendo nei ranghi previsti dalla legge. Spera adesso di riavere le sue armi», ha spiegato il difensore Luca Angeleri. Il presupposto dei provvedimenti di Prefettura e Questura infatti «erano che fosse indagato, ma adesso non lo è più. Al riguardo, presenteremo un’istanza in autotutela», ha sottolineato Angeleri.